Socio occulto e termine per la sentenza dichiarativa di fallimento

Girolamo Lazoppina
21 Settembre 2021

Se dopo il fallimento di una società con soci illimitatamente responsabili viene scoperta la presenza di un socio occulto, anch'egli illimitatamente responsabile, il tribunale può dichiarare il suo fallimento nonostante sia passato più di un anno dalla cancellazione della società dal registro delle imprese?

Se dopo il fallimento di una società con soci illimitatamente responsabili viene scoperta la presenza di un socio occulto, anch'egli illimitatamente responsabile, il tribunale può dichiarare il suo fallimento nonostante sia passato più di un anno dalla cancellazione della società dal registro delle imprese?

Il tribunale può dichiarare il fallimento del socio occulto di una società con soci illimitatamente responsabili il cui fallimento sia stato precedentemente dichiarato, e ciò anche se è trascorso più di un anno dalla cancellazione dal registro delle imprese. La soluzione trova l'avallo di consolidati principi giurisprudenziali.

Riferimenti normativi - Le principali norme attinenti al presente quesito sono le seguenti: art. 10 L.F. (Fallimento dell'imprenditore che ha cessato l'esercizio dell'impresa), art. 143 L.F. (Società con soci a responsabilità illimitata).

Le motivazioni della giurisprudenza - Il primo comma dell'art. 10 L.F. prevede che gli imprenditori individuali e collettivi possono essere dichiarati falliti entro un anno dalla cancellazione dal registro delle imprese, se l'insolvenza si è manifestata anteriormente alla medesima o entro l'anno successivo. Nel caso di fallimento di società con soci illimitatamente responsabili il quarto comma dell'art. 147 L.F. dispone che se dopo la dichiarazione di fallimento della società risulta l'esistenza di altri soci illimitatamente responsabili, il tribunale, su istanza del curatore, di un creditore, di un socio fallito, dichiara il fallimento dei medesimi. Per tale ipotesi, dunque, la legge non indica un termine massimo entro cui dichiarare il fallimento. La Corte costituzionale, intervenuta sul punto prima della riforma del 2006, aveva già chiarito come l'assenza di una tale previsione non fosse incostituzionale ( C. Cost., 4 febbraio 2003, n. 36; C. Cost., 5 luglio 2002, n. 321), e la giurisprudenza di legittimità - anche quella formatasi dopo la riforma - è sempre stata concorde sul punto.

Talché, secondo la giurisprudenza ormai consolidata, il fallimento del socio occulto illimitatamente responsabile può essere dichiarato anche oltre il termine di un anno dallo scioglimento del vincolo, in quanto mancano le formalità necessarie per rendere noto ai terzi l'evento dal quale decorre il termine (Cass. 19 marzo 2015, n. 5533; Cass., 20 giugno 2013, n. 15488; Trib. Salerno 23 luglio 2010).

L'orientamento della dottrina - La dottrina più attenta considera il problema dell'imprenditore occulto un falso problema. E ciò perchè delle due l'una: o nessuna attività è stata svolta con i terzi e questi non potranno mai agire contro un soggetto che è rimasto estraneo alla gestione; oppure ai terzi risultano elementi certi del vero soggetto dell'imputazione e allora costui non potrà sottrarsi alle conseguenze dei propri atti (Provinciali - Ragusa Maggiore, Istituzioni di Diritto Fallimentare).

Quanto al superamento del termine annuale di cui all'art. 10 L.F., tranchant è stato l'intervento chiarificatore della Corte Costituzionale sopra citato.

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