L’azione del socio presuppone il danno diretto: non basta una diminuzione del valore della quota di partecipazione
29 Settembre 2021
L'azione individuale del socio nei confronti dell'amministratore di una società di capitali non è esperibile quando il danno lamentato costituisca solo il riflesso del pregiudizio al patrimonio sociale, giacchè l'art. 2395 c.c. esige che il singolo socio sia stato direttamente danneggiato dagli atti dolosi o colposi dell'amministratore, mentre il diritto alla conservazione del patrimonio sociale appartiene unicamente alla società. La mancata percezione degli utili e la diminuzione di valore della quota di partecipazione non costituiscono danno diretto del singolo socio. |