Il Consiglio dei Ministri approva la Legge di Bilancio 2022

La Redazione
29 Ottobre 2021

Il Consiglio dei Ministri dà il via libera alla legge di bilancio 2022: 185 articoli con un raggio d'azione che punta a rafforzare il tessuto economico e sociale, sostenendo crescita e competitività dell'economia italiana.

Il Consiglio dei Ministri dà il via libera alla legge di bilancio 2022: 185 articoli con un raggio d'azione che punta a rafforzare il tessuto economico e sociale, sostenendo crescita e competitività dell'economia italiana.

La maxi manovra approvata a palazzo Chigi, giovedì 28 ottobre, si muove sulle coordinate delineate dalla Nota di aggiornamento al Def, incentivando la prosecuzione di una politica di bilancio espansiva al fine di sostenere l'economia e la società nelle fasi di uscita dalla pandemia da Covid-19 oltre all'obiettivo - leggiamo nel Comunicato pubblicato quest'oggi - "di aumentare il tasso di crescita nel medio termine, rafforzando gli effetti degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza".

Vediamo, ora, gli interventi principali:

Fisco, disposta la riduzione del cuneo fiscale e dell'Irap: con un intervento di 8 miliardi di euro. Inoltre la Plastic tax e sugar tax sono rinviate al 2023. L'aggio sulla riscossione per le operazioni successive al primo gennaio sarà posto interamente a carico dello Stato. Viene ridotta dal 22% al 10% l'Iva su prodotti assorbenti per l'igiene femminile. Vengono stanziati 2 miliardi di euro nel 2022 per contenere l'aumento dei costi dell'energia.

Investimenti privati e imprese, gli incentivi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024 alle medesime aliquote. Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, l'incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee. Gli incentivi per le facciate sono confermati anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%.

La manovra prevede, inoltre, la proroga e rimodulazione delle misure di Transizione 4.0 fino al 2025. Vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi (per 3 miliardi di euro), la cosiddetta ‘Nuova Sabatini' e le misure per l'internazionalizzazione delle imprese. La possibilità di trasformare le Deferred Tax Assets (DTA) in crediti di imposta viene estesa fino al 30 giugno 2022.

Rispetto, poi, alle politiche sociali, il Reddito di cittadinanza è finanziato con un ulteriore miliardo di euro ogni anno, confermando l'importo del finanziamento sui livelli del 2021: con un rafforzamento dei controlli e correttivi sulle modalità di corresponsione.

Sono attuati interventi in materia pensionistica, con una misura di durata annuale e con un requisito di 64 anni di età e 38 anni di contributi. Viene prorogata ‘Opzione Donna' e prorogata e allargata l'APE sociale ad ulteriori categorie di soggetti che hanno svolto lavori gravosi.

Il Governo ha pensato anche di investire circa 3 miliardi di euro nel 2022 per dare attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali, con un aumento dei sussidi di disoccupazione e un'estensione degli istituti di integrazione salariale ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese attualmente non inclusi, nonché agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio.

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