Ministero Giustizia, pubblicato l'atto d'indirizzo politico-istituzionale 2022

La Redazione
03 Dicembre 2021

Il Ministero della Giustizia ha pubblicato l'Atto di indirizzo politico-istituzionale 2022, con cui detta le priorità politiche che intende realizzare nel corso dell'anno in linea con il relativo bilancio di previsione, e mediante il quale ha avviato il processo di pianificazione strategica che avrà seguito nella Direttiva annuale e nel Piano della performance, secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 286/1999 e dal d.lgs. n. 150/2009.

Il Ministero della Giustizia ha pubblicato l'Atto di indirizzo politico-istituzionale 2022, con cui detta le priorità politiche che intende realizzare nel corso dell'anno in linea con il relativo bilancio di previsione, e mediante il quale ha avviato il processo di pianificazione strategica che avrà seguito nella Direttiva annuale e nel Piano della performance, secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 286/1999 e dal d.lgs. n. 150/2009.

Il Ministero comunica che nel corso del 2022, l'Amministrazione della giustizia sarà impegnata nell'attuazione degli obiettivi previsti dal PNRR che prevede, come punto principale, il miglioramento del sistema giustizia, in particolare attraverso l'abbattimento dell'arretrato e la riduzione del disposition time nei termini convenuti con l'Unione europea.

L'attività dell'amministrazione sarà quindi finalizzata anche attraverso strumenti di raccordo con il CSM e con gli Uffici giudiziari al fine di raggiungere gli obiettivi: presso gli uffici centrali e giudiziari, l'organizzazione del lavoro sarà effettuata monitorando il conseguimento degli obiettivi intermedi in vista del raggiungimento del target; relativamente poi al profilo organizzativo interno, verrà individuata una Unità speciale di missione a cui attribuire il coordinamento delle relative attività di gestione, il monitoraggio, rendicontazione e il controllo.

I punti sui quali si snoderà l'Atto di indirizzo sono:

  • consolidamento della politica del personale e creazione di un ambiente di lavoro orientato al benessere organizzativo, attraverso investimenti consistenti e concorsi regolari, oltre a rideterminazione delle piante organiche;
  • ulteriore avanzamento delle politiche di digitalizzazione sia in ambito della giurisdizione sia amministrativa;
  • miglioramento della qualità amministrativa attraverso un innalzamento dei livelli di efficienza, economicità e qualificazione della governance;
  • miglioramento della qualità del servizio giustizia attraverso una costante attenzione ai luoghi della giustizia con riferimento alla sicurezza degli uffici giudiziari
  • una giustizia vicina alle esigenze dei propri utenti attraverso la valorizzazione di ogni strumento utile a ridurre distanza non solo burocratica-amministrativa tra dicastero e tutti gli autori che ad esso si rivolgono;
  • modello di esecuzione penale tra certezza della pena e dignità della detenzione, da attuare valorizzando il lavoro come forma principale insieme a studio, cultura, rieducazione e reinserimento sociale della persona detenuta;
  • rilascio di una cooperazione internazionale rafforzata su molteplici piani.

Fonte: dirittoegiustizia.it

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.