Automobilista urta contro delle lastre di travertino lasciate in strada: è danno da cosa in custodia

Redazione Scientifica
02 Marzo 2022

Il danno subito dall'automobilista che urta contro delle lastre di travertino lasciate in strada non deve essere liquidato sulla base delle tabelle ex d.lgs. n. 209/2005, dovendosi fare riferimento alle previsioni di cui alle c.d. tabelle romane.

Il Tribunale di Roma, accogliendo l'appello un'automobilista danneggiata a causa dell'urto con alcune lastre di travertino abbandonate sulla strada dall'ente incaricato di eseguire alcuni lavori per conto del Comune di Roma, condannava Roma Capitale al risarcimento dei danni in favore dell'attrice sulla base delle tabelle ex d.lgs. n. 209/2005.
Avverso la decisione del Tribunale, l'automobilista propone ricorso in Cassazione lamentando, ai fini della liquidazione del danno, l'erroneo utilizzo da parte del giudice delle tabelle ex d.lgs. n. 209/2005 anziché delle tabelle predisposte dal Tribunale di Roma ai fini della liquidazione del danno alla persona.

Ritenendo fondato il motivo di ricorso la Cassazione, osserva che il giudice a quo ha errato nel liquidare il danno biologico attraverso l'applicazione delle tabelle indicate nel d.lgs. n. 209/2005, essendo tale fonte normativa destinata a trovare applicazione unicamente nei casi di danni alla persona derivanti da sinistri conseguenti alla circolazione di veicoli a motore e di natanti.

Nel caso di specie, osserva la Corte, il danno è derivato (ex art. 2051 c.c.) dal legittimo uso di un bene (la strada pubblica) custodito dall'ente convenuto.

Avendo il Tribunale erroneamente applicato le tabelle di cui all'art. 139 d.lgs. n. 209/2005 a un'ipotesi di danneggiamento non derivante da sinistri conseguenti alla circolazione stradale, la Cassazione accoglie il ricorso e cassa con rinvio la sentenza impugnata.

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