Inaugurato l’Anno Giudiziario Tributario 2022: verso una giustizia più rapida ed efficace

La Redazione
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05 Aprile 2022

Lo scorso 5 aprile si è svolta, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani de il Senato della Repubblica, la cerimonia annuale di inaugurazione solenne dell'Anno giudiziario Tributario. Diversi e autorevoli gli interventi in programma, dal Presidente del Senato della Repubblica - Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI - a quella del Presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria - Antonio LEONE. Proprio il Presidente del CPGT nella sua relazione iniziale ha sottolineato che l'inaugurazione è stata l'occasione per tracciare, non solo, un bilancio di quanto fatto nell'anno trascorso, ma anche per confrontarsi con tutti gli operatori della

Lo scorso 5 aprile si è svolta, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani de il Senato della Repubblica, la cerimonia annuale di inaugurazione solenne dell'Anno giudiziario Tributario.

Diversi e autorevoli gli interventi in programma, dal Presidente del Senato della Repubblica - Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI - a quella del Presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria - Antonio LEONE.

Proprio il Presidente del CPGT nella sua relazione iniziale ha sottolineato che l'inaugurazione è stata l'occasione per tracciare, non solo, un bilancio di quanto fatto nell'anno trascorso, ma anche per confrontarsi con tutti gli operatori della giustizia tributaria.

Il Presidente, nella sua relazione, ha rivolto uno sguardo al 2021, constatando purtroppo, l'acuirsi degli effetti devastanti sul piano sociale, economico ed anche relazionale, della pandemia che ormai attanaglia il pianeta da oltre due anni: "penso alla grave crisi economica e sociale, alle difficoltà economiche che stanno attraversando le famiglie e le imprese, alle difficoltà di movimento e relazionali. Dobbiamo ritrovare la speranza, la fiducia, la serenità e dobbiamo anche poterci togliere questa mascherina che, oltre a rappresentare una barriera nei rapporti interpersonali, è il simbolo stesso dell'emergenza sanitaria. Per non parlare, poi, della tragedia che sta interessando l'Ucraina ed il mondo intero".

Dopo la panoramica della situazione attuale in cui versa il paese, il Presidente ha fornito dei dati circa le controversie (in tot. 120.511) pervenute al 31 dicembre 2021 presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali, confermando una significativa contrazione rispetto all'anno precedente quando erano state 157.400. Gli appelli, continua il Presidente, in sede regionale nel 2021, invece, sono stati 42.955, nel 2020 47.701. Il numero delle controversie decise nel 2021 è stato di 193.293, in aumento rispetto al 2020 quando erano state 141.751. Al 31 dicembre del 2021 pendevano complessivamente 272.677 controversie, a fronte delle 345.549 del 2020. "Il 2021 ha visto una forte ripresa dell'attività con valori in linea con quelli del 2019, anno nel quale non era in vigore la normativa emergenziale Covid-19. Il virus non ha fermato la giustizia tributaria. Complessivamente il taglio dell'arretrato rispetto al 2020 è stato pari al 21%. Nelle Commissioni tributarie provinciali, la quota di giudizi interamente favorevoli all'Ente impositore si è attestata oltre il 50%, mentre quella dei giudizi interamente favorevoli al contribuente è stata superiore al 25%. La percentuale delle controversie concluse con soccombenza reciproca è stata di circa il 10%. La quota rimanente ha riguardato altri esiti e conciliazioni. Percentuali sostanzialmente analoghe anche nelle Commissione tributarie regionali".

Antonio Leone ha poi ricordato che tra gli obiettivi prioritari del PNRR negoziati con la Commissione Europea vi è una riduzione significativa dei tempi di decisione dei procedimenti.

In particolare, vi è la riduzione del disposition time complessivo, ossia la stima del tempo medio atteso di definizione dei procedimenti nei tre gradi di giudizio.

L'obiettivo, da raggiungere entro giugno 2026 per i procedimenti civili (ivi inclusi quelli tributari), è di una sua riduzione del 40% rispetto al dato del 2019 (che vedeva una durata media complessiva dei procedimenti di 1302 giorni). "L'obiettivo è molto ambizioso e, rimanendo alla giustizia tributaria, non si potrà raggiungere senza un'ampia riforma fiscale che semplifichi e razionalizzi la struttura del prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività".

Il Presidente ha infine concluso ricordando che, il giudice tributario non deve mai dimenticare che dietro le carte di un processo ci sono persone, aziende, imprese a cui vanno date risposte in tempi ragionevoli e quanto più possibile brevi.

"La giustizia va declinata con il diritto del cittadino ad essere giudicato da un giudice sereno, equilibrato e professionalmente preparato. L'impegno di tutti dovrà essere quello di rendere una giustizia rapida ed efficace e che sappia coniugare il diritto dello Stato ad affermare il proprio legittimo potere impositivo con i diritti e le garanzie, anche queste legittime, del cittadino contribuente".