Osservatorio sulla Cassazione – Marzo 2022

La Redazione
12 Aprile 2022

Torna l'appuntamento mensile con l'Osservatorio, una selezione delle più interessanti sentenze di legittimità depositate nel mese di Marzo.

Compromettibile in arbitri la delibera di trasformazione di società di persone in s.r.l.

Cass. Civ. – Sez. VI – 31 marzo 2022, n. 10433, ord.

Anche la delibera con cui l'assemblea di una società di persone ha deliberato la trasformazione in società di capitali può essere compromessa in arbitri: le controversie sulla validità delle delibere assembleari, o (per le società a base personale) delle decisioni sociali, tipicamente riguardano i soci e la società in relazione ai rapporti sociali e, come tali, sono compromettibili in arbitri ai sensi dell'art. 34, comma 1, d.lgs. n. 5 del 2003.

C.d.a. senza deleghe: responsabili penalmente tutti gli amministratori in via solidale

Cass. Pen. – Sez. III – 28 marzo 2022, n. 11087, sent.

In ambito penale societario, in assenza di deleghe ad alcuno dei componenti del consiglio di amministrazione di una società, deve ritenersi gravante su tutti i consiglieri la responsabilità solidale per gli illeciti deliberati o posti essere dal consiglio di amministrazione, da riferirsi solidalmente a ciascuno di essi, alla luce della norma di garanzia di cui all'art. 2392 c.c.

Anche le s.r.l. unipersonali godono della piena autonomia patrimoniale: no alla confisca sui beni del socio

Cass. Pen. – Sez. III – 21 marzo 2022, n. 9444, sent.

In caso di reati tributari commessi da una s.r.l. don un unico socio, non può disporsi la confisca sui beni del socio: anche le società unipersonali, infatti, hanno delle caratteristiche che ne consentono il pieno riconoscimento, quale soggetto giuridico dotato di piena autonomia non solo sotto il profilo funzionale ma anche sotto quello patrimoniale.

L'amministratore preleva somme dalla società in dissesto per pagarsi i compensi: bancarotta

Cass. Pen. – Sez. V – 18 marzo 2022, n. 9405, sent.

Assume rilevanza distrattiva, ai fini della configurabilità della bancarotta, la condotta dell'amministratore che, in assenza di delibera assembleare che stabilisca la misura dei suoi compensi, prelevi somme in pagamento dei crediti verso la società in dissesto, la cui congruità non sia fondata su dati ed elementi di confronto che ne consentano un'adeguata e oggettiva valutazione. È possibile distinguere, quando vi siano le condizioni di fatto utili alla verifica, tra prelievo di somme di denaro a titolo di restituzione dei versamenti operati dai soci in conto capitale, che integra la fattispecie della bancarotta fraudolenta per distrazione, e prelievo di somme quale restituzione dei versamenti operati dai soci a titolo di mutuo, che integra la fattispecie di bancarotta preferenziale.

Successione dei soci nei debiti tributari della società estinta

Cass. Civ. – Sez. VI – 17 marzo 2022, n. 8706, ord.

In tema di contenzioso tributario, qualora l'estinzione della società di capitali, all'esito della cancellazione dal registro delle imprese, intervenga in pendenza del giudizio di cui la stessa sia parte, l'impugnazione della sentenza resa nei riguardi della società deve provenire o essere indirizzata, a pena d'inammissibilità, dai soci o nei confronti dei soci succeduti alla società estinta in quanto il limite di responsabilità degli stessi di cui all'art. 2495 c.c. non incide sulla loro legittimazione processuale ma, al più, sull'interesse ad agire dei creditori sociali, interesse che, tuttavia, non è di per sé escluso dalla circostanza che i soci non abbiano partecipato utilmente alla ripartizione finale, potendo, ad esempio, sussistere beni e diritti che, sebbene non ricompresi nel bilancio di liquidazione della società estinta, si sono trasferiti ai soci.

Il depauperamento rilevante ai fini della bancarotta fraudolenta patrimoniale

Cass. Pen. – Sez. V – 16 marzo 2022, n. 8960, sent.

La mancata riscossione di un credito derivante dalla compensazione di esso con crediti vantati nei confronti della fallita integra la fattispecie di bancarotta per distrazione a condizione che sia accertata l'inesistenza del cespite passivo con il quale il credito è stato compensato, ossia che risulti l'inesistenza di una reale obbligazione a carico della fallita giustificativa dell'indicata compensazione. In materia di bancarotta fraudolenta, il depauperamento, apprezzabile ai fini della configurazione del reato di cui all'art. 216 L. Fall., va inteso come riferito ad una nozione giuridica di patrimonio in senso lato, comprensivo cioè non solo dei beni materiali ma anche di entità immateriali, fra cui rientrano anche le ragioni di credito che avrebbero dovuto concorrere alla formazione dell'attivo del compendio patrimoniale.

L'annullamento dell'avviso di accertamento alla società blocca la presunzione di distribuzione utili extracontabili ai soci

Cass. Civ. – Sez. Trib. – 16 marzo 2022, n. 8652, sent.

In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la validità dell'avviso in ordine a ricavi non contabilizzati, emesso a carico di società di capitali a ristretta base partecipativa, costituisce presupposto indefettibile per legittimare la presunzione di attribuzione ai soci degli eventuali utili extracontabili accertati, con la conseguenza che l'annullamento dello stesso con sentenza passata in giudicato per vizi attinenti al merito della pretesa tributaria, avendo carattere pregiudicante, determina l'illegittimità dell'avviso di accertamento, notificato al singolo socio, che ipotizzi la percezione di maggiori utili societari.

Legittimazione ad agire per far valere la nullità del brevetto per invenzione industriale

Cass. Civ. – Sez. I – 16 marzo 2022, n. 8584, sent.

In tema di nullità del brevetto per invenzione industriale, la legittimazione ad agire di chiunque abbia interesse a far valere detta nullità ex art.118, comma 4, c.p.i., deve sussistere ed essere verificata al momento della decisione della causa piuttosto che a quello della proposizione della domanda, trattandosi di condizione dell'azione che può sopravvenire anche in corso di giudizio.

Lo slogan pubblicitario che contiene marchi famosi non è tutelato dal diritto d'autore

Cass. Civ. – Sez. I – 14 marzo 2022, n. 8276, sent.

In tema di diritto di autore, la rivendicazione, ai sensi dell'art. 2, n. 4, L. n. 633 del 1941, (l.d.a.), del diritto di privativa per intervenuta registrazione di un messaggio pubblicitario (cd. slogan) postula che sia dimostrata l'originalità del creato, da escludersi in ipotesi di utilizzazione, nel medesimo messaggio, del riferimento a marchi già registrati e dotati di determinante capacità evocativa, sì che quel collegamento, per la sua forza evocativa autonoma, faccia venir meno la parte creativa del claim ed escluda l'elemento innovativo.

Il reato di occultamento delle scritture contabili si realizza fino a chiusura delle verifiche ispettive

Cass. Pen. – Sez. III – 10 marzo 2022, n. 8316, sent.

Il reato di occultamento delle scritture contabili ha natura permanente e, perdurando l'obbligo di esibizione dei documenti finché dura il controllo da parte degli organi verificatori, il momento consumativo deve individuarsi nella conclusione e non nell'inizio dell'attività ispettiva: il momento iniziale della permanenza è quello in cui la documentazione non viene rammostrata a chi legittimamente la richieda, rimanendo, pertanto, essa occultata, ma la flagranza del reato sussiste fintanto che, essendo in corso l'attività di accertamento fiscale, la documentazione potrebbe essere ancora utilmente consegnata ai verificatori.

Bancarotta semplice: oltre all'aggravamento del dissesto serve la colpa grave

Cass. Pen. – Sez. I – 2 marzo 2022, n. 7484, sent.

Nel reato di bancarotta semplice, la mancata tempestiva richiesta della dichiarazione di fallimento da parte dell'amministratore della società è punibile solamente se l'omissione sia accompagnata dal coefficiente psicologico della colpa grave che deve essere verificato in concreto, non operando al riguardo presunzione ex lege.

Termine per la dichiarazione di fallimento del socio illimitatamente responsabile

Cass. Civ. - Sez. I - 1 marzo 2022, n. 6771, sent.

La dichiarazione di fallimento del socio illimitatamente responsabile resta assoggettata esclusivamente al termine previsto dal secondo comma dell'art. 147 cit., decorrente dall'iscrizione nel registro delle imprese di una vicenda, personale o societaria, che abbia determinato il venir meno della responsabilità illimitata, e tale disciplina trova applicazione anche al fallimento in estensione del socio accomandante di una società in accomandita semplice che, in quanto ingeritosi nella gestione, sia tenuto a rispondere illimitatamente per le obbligazioni sociali.

Liceità di operazioni di merger leveraged buy-out

Cass. Civ. – Sez. Trib. – 1 marzo 2022, n. 6623, ord.

Non sono abusive le operazioni di merger leveraged buy-out giustificate da valide ragioni extrafiscali, non marginali, anche di ordine organizzativo o gestionale, che rispondono a finalità di miglioramento strutturale o funzionale dell'impresa ovvero dell'attività professionale del contribuente.

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