Retribuzione globale di fatto ed indennità di servizio all'estero

Teresa Zappia
13 Aprile 2022

La nozione di “retribuzione globale di fatto” non può che rimandare a quella che il lavoratore avrebbe ricevuto se avesse lavorato, dovendosi invece escludere quei compensi solo eventuali...

Nel calcolo dell'indennità risarcitoria, il riferimento alla retribuzione globale di fatto include anche l'ISE (indennità di servizio all'estero) se essa veniva percepita dal lavoratore al momento del licenziamento dichiarato illegittimo?

La nozione di “retribuzione globale di fatto” non può che rimandare a quella che il lavoratore avrebbe ricevuto se avesse lavorato, dovendosi invece escludere quei compensi solo eventuali, di cui non sia certa la percezione, nonché di quelli legati a particolari modalità di svolgimento della prestazione.

Il concetto di “retribuzione globale di fatto”, dunque, rinvia al compenso che il dipendente percepisce in conseguenza del “normale” svolgimento della sua prestazione, senza che possano essere valorizzate ulteriori indennità connesse non all'attività lavorativa svolta, ma ad altri parametri (ad es. rimborso per oneri di trasferimento), o emolumenti volti a compensare non la maggiore gravosità/difficoltà della prestazione, ma altri disagi, come quelli connessi ai viaggi, alla locazione di un immobile nel nuovo luogo di lavoro, e così via.

In sintesi, quindi, nel concetto di retribuzione globale di fatto vanno ricomprese solo le poste retributive, fatta eccezione per quelle aventi carattere occasionale o eccezionale.

Circa la cd. I.S.E., esclusa la natura corrispettiva e retributiva della stessa, in quanto finalizzata a sopperire agli oneri derivanti dalla permanenza nella sede straniera, dovrà esserne negata la computabilità nella retribuzione globale di fatto, a nulla rilevando che il lavoratore ne godesse o meno al momento del licenziamento.