Impugnazione fondata su assunti difensivi palesemente «eccentrici» e «nuovi»: quali conseguenze?

Redazione scientifica
21 Aprile 2022

La Corte di legittimità si è pronunciata sulle conseguenze di un ricorso per cassazione fondato su assunti difesivi palesemente «eccentrici» e «nuovi» rispetto all'apparato argomentativo e motivazionale della sentenza di cui era stata chiesta la cassazione.

La Corte di legittimità si è pronunciata sulle conseguenze di un ricorso per cassazione fondato su assunti difesivi palesemente «eccentrici» e «nuovi» rispetto all'apparato argomentativo e motivazionale della sentenza di cui era stata chiesta la cassazione.

La vicenda riguardava un ricorso per cassazione proposto da una compagnia telefonica avverso la sentenza del Tribunale in funzione di giudice di appello che la condannava a restituire all'attrice l'importo addebitato per la disattivazione dell'utenza telefonica.

Il giudice di secondo grado aveva rigettato l'appello atteso che nessuna clausola contrattuale sottoscritta dall'appellata autorizzava la compagnia appellante a pretendere i costi oggetto di causa.

Il ricorrente ha contestato tale statuizione sotto plurimi profili, ritenuti inammissibili dalla Suprema Corte.

Molte delle questioni prospettate non risultavano trattate dalla sentenza impugnata; pertanto, era onere del ricorrente – nella specie non assolto - non solo allegare l'avvenuta deduzione delle questioni avanti al giudice del merito ma anche indicare in quale atto del precedente giudizio lo avesse fatto.

Invero, i motivi del ricorso per cassazione devono investire, a pena d'inammissibilità, questioni che siano già comprese nel tema del decidere del giudizio d'appello, non essendo prospettabili per la prima volta in sede di legittimità questioni nuove o nuovi temi di contestazione che implichino un accertamento di fatto.

In altri termini, il ricorso non contiene, secondo la S.C., argomenti che giustifichino il raggiungimento di una conclusione diversa rispetto a quella raggiunta dal giudice di appello, perchè cerca di spostare il focus delle questioni rispetto a quelle su cui si è incentrato l'iter logico-argomentativo della sentenza impugnata.

Oltre all'inammissibilità del ricorso, i giudici hanno ritenuto sussistenti nella specie i presupposti per la condanna del ricorrente per lite temeraria.

Come emerge in termini oggettivi dagli atti processuali, la compagnia telefonica ha esercitato in concreto il suo diritto di azione in termini che si connotano per antigiuridicità, giacché ha prospettato assunti difensivi palesemente eccentrici e nuovi rispetto all'apparato motivazionale della sentenza di cui ha chiesto la cassazione, confezionando un ricorso la cui inammissibilità non poteva che risultare manifesta.

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