Infortunio: pregressa patologia e nesso causale con il lavoro
26 Aprile 2022
La pregressa patologia del lavoratore, sottoposto ad una situazione particolarmente stressante nello svolgimento della prestazione, può escludere il nesso eziologico tra l'attività lavorativa e l'infarto occorso nel normale tragitto casa-lavoro?
Secondo la giurisprudenza di legittimità, l'infarto configura un infortunio sul lavoro quando è causalmente collegato ad un fattore lavorativo, senza che possa assumere rilievo escludente il nesso eziologico la sussistenza anche di fattori preesistenti o contestuali (art. 41 c.p.), sicché l'efficienza causale dell'attività lavorativa non è esclusa da una preesistente condizione patologica del lavoratore la quale, piuttosto, ben potrebbe rilevare in senso contrario, rendendo più gravose e rischiose attività solitamente non pericolose.
Anche lo stress psicologico ed ambientale può integrare la causa violenta prevista dalla normativa di riferimento se in collegamento con la prestazione lavorativa (d.P.R. n. 1124/1965, art. 2).
Si rammenta, inoltre, che la prova a carico del lavoratore in ordine al nesso di causalità relativo all'origine professionale di una patologia può essere data anche in via di "probabilità qualificata", da verificare attraverso ulteriori elementi idonei a tradurre in certezza giuridica le conclusioni in termini probabilistici. |