Provvede alla riparazione urgente del tetto dello stabile: il Condominio lo deve risarcire

Redazione scientifica
11 Maggio 2022

Accolta dalla Corte d'Appello di Genova la domanda di un Condomino che aveva richiesto il rimborso delle spese urgenti effettuate per mettere in sicurezza il tetto deteriorato di proprietà dello stabile.

Un proprietario di un appartamento al primo piano di un Condominio aveva citato di fronte al Giudice di Pace i proprietari di un'altra abitazione ubicata al piano terra dello stesso stabile, per ottenere il rimborso delle spese sostenute per lavori urgenti di riparazione del tetto condominiale.

Il Giudice di Pace aveva poi dichiarato la propria incompetenza in materia a favore del Tribunale che aveva disposto immediatamente la CTU, all'esito della quale erano state respinte le domande dalla parte attrice.

La sentenza veniva pertanto impugnata in secondo grado per ottenerne l'integrale revisione.

Secondo l'appellante la decisione del Tribunale di primo grado era illogica, innanzitutto per il fatto che il tetto è un bene comune a tutto il Condominio e per la circostanza per la quale i condomini erano a conoscenza della situazione e non si erano mai opposti ai lavori necessari per la messa in sicurezza del tetto.

L'Appello è fondato.

Ricorda la Corte d'Appello che è un principio pacifico in materia condominiale che: «anche nel caso di Condominio minimo, il Condominio che ha anticipato le spese per la gestione dei beni condominiali ha diritto di rimborso nel caso in cui dimostri non solo trascuranza degli altri condomini, ma anche l'urgenza» (Cass. n. 2046/2006).

Viene specificato che le spese urgenti sono quelle che, secondo il criterio del buon padre di famiglia, appaiano indifferibili allo scopo di evitare un possibile danno per la cosa comune o per le singole proprietà.

Quest'ultima specifica considerazione ricorre anche nel caso in esame, dal momento in cui da una parte non era avvenuta alcuna contestazione da parte dei convenuti per quanto riguardava l'urgenza dei lavori e dall'altra anche per la presa visione dalle immagini fotografiche che dimostravano le infiltrazioni nella proprietà dell'appellante.

Per tutti questi motivi la Corte d'Appello di Genova ha accolto la domanda in riforma della sentenza del Tribunale di primo grado.

Fonte: dirittoegiustizia.it

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.