Attività intellettuale e subordinazione

31 Maggio 2022

Se il lavoratore svolge un'attività di elevato contenuto intellettuale e non sia possibile riscontrare precise direttive datoriali in ordine al suo svolgimento, è possibile affermare il carattere subordinato del rapporto se l'attività suddetta è comunque coordinata nell'ambito dell'organizzazione del datore?

Se il lavoratore svolge un'attività di elevato contenuto intellettuale e non sia possibile riscontrare precise direttive datoriali in ordine al suo svolgimento, è possibile affermare il carattere subordinato del rapporto se l'attività suddetta è comunque coordinata nell'ambito dell'organizzazione del datore?

Nell'ipotesi in cui la prestazione sia connotata da un elevato contenuto intellettuale, al fine della qualificazione del rapporto di lavoro come autonomo ovvero subordinato, è necessario verificare se il lavoratore possa ritenersi assoggettato, anche in forma lieve o attenuata, alle direttive, agli ordini ed ai controlli del datore, nonché accertare l'eventuale coordinamento dell'attività svolta in funzione dell'assetto organizzativo aziendale.

In via sussidiaria, inoltre, la giurisprudenza richiama ulteriori elementi sintomatici della situazione di subordinazione quali, ad esempio, il vincolo di orario e la retribuzione fissa a tempo senza rischio di risultato.

La prestazione che sia caratterizzata per il suo elevato contenuto intellettuale, infatti, non si presta di per sé ad essere oggetto di penetranti poteri conformativi, sicché in fase di accertamento è necessario valorizzare gli aspetti sopra riportati e, in particolare, proprio il dato fattuale dell'inserimento dell'attività svolta dal lavoratore nell'ambito dell'organizzazione aziendale del datore, con conseguente coordinamento della stessa nel perseguimento degli obbiettivi imprenditoriali.

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