Denuncia e obbligo di fedeltà del lavoratore
05 Luglio 2022
Può essere licenziato il dipendente che colposamente denunci fatti avvenuti in azienda ed aventi rilevanza penale?
La denuncia da parte del lavoratore di fatti potenzialmente rilevanti sul piano penale, accaduti in azienda, non può integrare di per sé una giusta causa o un giustificativo motivo soggettivo di licenziamento, fatta salva l'ipotesi di calunnia.
Sebbene il lavoratore sia tenuto al rispetto dell'obbligo di fedeltà di cui all'art. 2105 c.c., in correlazione con i canoni generali di correttezza e buona fede nell'esecuzione del contratto (artt. 1175 e 1375 c.c.), deve negarsi che suddetto obbligo possa essere esteso sino a imporre al dipendente di astenersi dalla denuncia di fatti illeciti che egli ritenga essere stati consumati all'interno dell'azienda.
Tale condotta, pertanto, non potrebbe essere fonte di responsabilità, se non qualora il lavoratore abbia agito nella piena consapevolezza (dolo) della insussistenza dell'illecito o della estraneità allo stesso dell'incolpato. |