I chiarimenti della CGUE sui limiti del sindacato della Cassazione sulle decisioni del Consiglio di Stato

06 Gennaio 2022

La Corte di Giustizia ha valutato se i limiti imposti dall'art. 111, comma 8, Cost. - così come interpretato dalla Corte costituzionale - alla possibilità di ricorrere per cassazione avverso le sentenze del Consiglio di Stato siano in contrasto con i principi di effettività e di equivalenza imposti dall'Unione Europea.

L'art. 4, paragrafo 3, e l'art. 19, par. 1, TUE, nonché l'art. 1, paragrafi 1 e 3, della Direttiva 89/665/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1989, che coordina le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative all'applicazione delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture e di lavori, come modificata dalla Direttiva 2014/23/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, letto alla luce dell'art. 47 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, devono essere interpretati nel senso che essi non ostano a una disposizione del diritto interno di uno Stato membro che, secondo la giurisprudenza nazionale, produce l'effetto che i singoli, quali gli offerenti che hanno partecipato a una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico, non possono contestare la conformità al diritto dell'Unione di una sentenza del supremo organo della giustizia amministrativa di tale Stato membro nell'ambito di un ricorso dinanzi all'organo giurisdizionale supremo di detto Stato membro.

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