CERIL: dichiarazione e report 2022-2

La Redazione
12 Luglio 2022

Un gruppo di lavoro CERIL ha pubblicato in data 6 luglio 2022 la Dichiarazione e il Report 2022 – 2 in cui affronta il problema delle procedure di ristrutturazione preventiva e i suoi effetti transfrontalieri, concentrandosi sulla identificazione (ed eventualmente selezione) del quadro normativo transfrontaliero di riferimento, ritenendo il Regolamento europeo 848/2015 non sufficiente alla luce dell'attuazione dei quadri di ristrutturazione preventiva derivanti dalla cd. Direttiva Insolvency.

Un gruppo di lavoro CERIL ha pubblicato in data 6 luglio 2022 la Dichiarazione e il Report 2022 – 2 (v. anche news, CERIL: dichiarazione 2021-1 sulle “azioni collegate” alle procedure di insolvenza, in questo portale, 16 aprile 2021) in cui affronta il problema delle procedure di ristrutturazione preventiva e i suoi effetti transfrontalieri, concentrandosi sulla identificazione (ed eventualmente selezione) del quadro normativo transfrontaliero di riferimento, ritenendo il Regolamento europeo 848/2015 non sufficiente alla luce dell'attuazione dei quadri di ristrutturazione preventiva derivanti dalla Direttiva (UE) 2019/1023 (cd. Direttiva Insolvency)

Il CERIL accoglie con favore qualsiasi azione anticipata, se non immediata, della Commissione europea per l'adozione di un quadro transfrontaliero speciale per le procedure di ristrutturazione, che potrebbe assumere la forma di un regolamento separato.

Il CERIL invita inoltre tutti gli Stati membri a rivedere tempestivamente il proprio quadro giuridico transfrontaliero per consentire o facilitare il riconoscimento delle ristrutturazioni preventive estere.

Un invito del quale il nostro legislatore potrebbe tenere conto, dando un opportuno rilievo anche alle situazioni transfrontaliere che esulano dall'ambito di applicazione del Regolamento 848 citato e alle quali il codice della crisi dedica due solo disposizioni specifiche relative alla disciplina della giurisdizione, e contenute agli artt. 11 e 26.

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