Nominata amministratrice di un consorzio a sua insaputa: validità e rimedi

La Redazione
19 Luglio 2022

L'impugnazione delle delibere consortili, per farne valere la nullità, è regolata dalle regole di diritto comune che presiedono all'azione di nullità dei negozi, non potendo trovare applicazione analogica la disciplina più restrittiva prevista in materia societaria, attesa la diversa natura del consorzio rispetto alla società.

La delibera con cui l'assemblea di un consorzio ha nominato un amministratore rimane valida anche se il relativo verbale attesta falsamente la presenza del soggetto nominato: la volontà dei consorziati di nominare un soggetto terzo quale amministratore resta, infatti, intatta a prescindere dalla sua effettiva presenza alla riunione e dall'autenticità della firma.

L'amministratore nominato, quindi, potrebbe impugnare il negozio di accettazione (viziato da una sottoscrizione asseritamente falsa) mentre non può essere accolta la domanda di accertamento dell'invalidità delle delibere.

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