Riforma processo civile: approvati, in esame preliminare, due decreti attuativi

Redazione scientifica
01 Agosto 2022

Il Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2022 ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge delega di riforma del processo civile e dell'Ufficio per il processo.

Nella seduta del 28 luglio, il Consiglio dei Ministri ha portato a compimento l'impegno nell'attuazione legislativa del PNRR, approvando, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge delega di riforma del processo civile, già licenziata dal Parlamento il 26 novembre 2021.

È stato quindi approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo di attuazione della l. 206/2021, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.

Tra le novità, si valorizzano le forme di giustizia complementare (ADR), rafforzando la mediazione anche con incentivi fiscali e dove la negoziazione assistita tramite avvocati viene peraltro estesa alle controversie di lavoro, e si procede al potenziamento dell'arbitrato.

Per una semplificazione del procedimento civile, la causa deve giungere alla prima udienza già definita nelle domande, eccezioni e prove; si procede con una semplificazione della fase decisoria e tra l'altro con una stabilizzazione delle innovazioni telematiche introdotte durante l'emergenza sanitaria da COVID-19.

Sempre con riferimento all'obiettivo di semplificazione, nel decreto legislativo in parola risultano contenuti plurimi interventi relativi all'assetto del giudizio di primo grado, con una rideterminazione in aumento della competenza del giudice di pace e con una riduzione delle fattispecie in cui il tribunale opera in composizione collegiale.

Una delle novità di maggior rilievo è l'introduzione dell'istituto del rinvio pregiudiziale in Cassazione, consistente nella possibilità per il giudice di merito, nelle ipotesi in cui è chiamato a decidere una questione di diritto nuova, di difficile interpretazione e suscettibile di reiterazione, sulla quale ha anticipatamente provocato il contraddittorio tra le parti, di sottoporre direttamente la questione alla Corte di Cassazione per la risoluzione del quesito posto.

La riforma in disamina novella in modo significativo il settore del diritto processuale della famiglia e, in attuazione dei principi assegnati dal legislatore delegante, prevede il procedimento unitario in materia di persone, minorenni e famiglie (con alcune specifiche eccezioni), introducendo maggiori tutele processuali a difesa di minori e donne vittime di violenza.

Inoltre, si introduce un immediato coordinamento tra autorità giudiziarie civili e penali e con le forze dell'ordine. Viene introdotto il Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, con l'obiettivo di evitare la moltiplicazione delle controversie e introdurre, anche per il giudizio minorile, regole uniformi, organiche e coerenti per una più salda garanzia dei diritti delle parti.

Parimenti in esame preliminare, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo in tema di Ufficio per il Processo, in attuazione dell'art. 1, comma 18 e comma 24, lettere h) e i), della l. 206/2021 recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata e in attuazione dell'art. 1, comma 26 della l. 134/2021, recante delega al Governo per l'efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari. Il testo prevede:

  • una compiuta e sistematica regolamentazione dell'Ufficio per il processo, istituto che va a sostegno degli uffici giurisdizionali sia penali che civili;
  • l'estensione dell'Ufficio del Processo alla Corte di Cassazione e alla Procura generale presso la Corte di cassazione nonché agli uffici di merito del settore penale.

L'estensione e il potenziamento dell'Ufficio per il Processo:

  • incrementano l'efficacia del lavoro degli uffici giudiziari e dell'amministrazione nel suo complesso,
  • contribuiscono a rendere effettive le riforme di carattere processuale, attraverso misure organizzative idonee ad abbattere il carico e l'arretrato giudiziario, in linea con gli obiettivi del PNRR.

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