L’Agenzia delle Entrate Riscossione può essere difesa da avvocati di libero foro solo in ipotesi residuali
08 Agosto 2024
Massima Derogare al patrocinio autorizzato riservato in via esclusiva all'Avvocatura dello Stato, per avvalersi dell'opera di liberi professionisti, è subordinato all'adozione di una specifica e motivata deliberazione dell'ente, la cui mancanza determina la nullità del mandato alle liti, non rilevando che esso sia stato conferito con le modalità prescritte dal regolamento o dallo statuto dell'ente, fonti di rango secondario insuscettibili di derogare alla legislazione primaria. Il caso La vicenda fattuale in commento, prende le mosse dalla sentenza resa dalla Commissione tributaria regionale della Campania la quale riconosceva la prescrizione di alcuni dei crediti portati in alcune cartelle esattoriali. Avverso tale decisione, ADER proponeva ricorso per Cassazione col patrocinio di un avvocato del libero foro. Tale gravame era dichiarato inammissibile dalla Suprema Corte, la quale affermava che derogare al patrocinio autorizzato riservato in via esclusiva all'Avvocatura dello Stato, per avvalersi dell'opera di liberi professionisti, è subordinato all'adozione di una specifica e motivata deliberazione dell'ente, la cui mancanza determina la nullità del mandato alle liti, non rilevando che esso sia stato conferito con le modalità prescritte dal regolamento o dallo statuto dell'ente, fonti di rango secondario insuscettibili di derogare alla legislazione primaria; il conseguente difetto di legittimazione processuale del difensore è quindi rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo (v. Cass., sez. V, 16 aprile 2024, n. 10320). La questione giuridica La questione giuridica sottesa nel caso in esame, verte nello stabilire se per ciò che attiene ad ADER, l'avvalimento di avvocati del libero foro sia, o meno, ipotesi residuale, subordinata alla preventiva adozione di una specifica e motivata deliberazione dell'ente, la cui mancanza determinerebbe la nullità del mandato alle liti, difetto rilevabile anche di ufficio. La soluzione giuridica Prima di fornire soluzione alla questione giuridica in premessa, occorre una breve disamina degli istituiti coinvolti nel caso in commento. A mente del comma 2 dell'art. 11 d.lgs. n. 546/1992, l'ufficio dell'Agenzia delle entrate e dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 nonché dell'agente della riscossione, nei cui confronti è proposto il ricorso, sta in giudizio direttamente o mediante la struttura territoriale sovraordinata. Stanno altresì in giudizio direttamente le cancellerie o segreterie degli uffici giudiziari per il contenzioso in materia di contributo unificato. Il predetto comma prevede che l'Agente della Riscossione, come l'Agenzia fiscale, può stare in giudizio direttamente (non sussistendo più l'obbligo, a carico dell'Agente della Riscossione, di essere assistito in giudizio da un difensore abilitato). Nello specifico l'Agente della riscossione può stare in giudizio nella persona del suo legale rappresentante, ovvero essere rappresentato da dipendenti dal medesimo delegati. Questi ultimi possono stare in giudizio personalmente, salvo per i procedimenti relativi: a. alla dichiarazione tardiva di credito (art. 101, del r.d. n. 267/1942); b. all'intervento dei creditori nell'esecuzione (art. 499 c.p.c.); c. alla citazione del terzo per la dichiarazione delle somme che deve al debitore o i beni del medesimo di cui è in possesso (art. 543, comma 2, n. 4, c.p.c.). Conclusioni La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 10320 depositata il 16 aprile 2024, intervenendo in tema di rappresentanza e difesa in giudizio, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione, ha confermato il principio di diritto secondo cui l'avvalimento di avvocati del libero foro è ipotesi residuale, subordinata alla preventiva adozione di una specifica e motivata deliberazione dell'ente, la cui mancanza determina la nullità del mandato alle liti (v., anche, Cass., sez. V, 14 novembre 2023, n. 31616, cit.; Cass., sez. VI, 19 aprile 2019, n. 11130). In difetto di ciò il giudice, anche di ufficio, rileva la nullità della procura alle liti e l'inammissibilità della costituzione (v. Cass., Sez. Lav., 8 marzo 2023, n. 6931; Cass., Sez. III, 20 ottobre 2020, n. 26531). Nella sentenza in commento i Giudici di legittimità precisano che il «…principio di diritto enunciato dalle Sezioni Unite di questa Corte (Cass., sez. un., 19 novembre 2019, n. 30008) secondo cui "ai fini della rappresentanza e difesa in giudizio, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione, impregiudicata la generale facoltà di avvalersi anche di propri dipendenti delegati davanti al tribunale ed al giudice di pace, si avvale: a) dell'Avvocatura dello Stato nei casi previsti come riservati ad essa dalla Convenzione intervenuta (fatte salve le ipotesi di conflitto e, ai sensi dell'art. 43 comma 4, r.d. n. 1611/1933, di apposita motivata delibera da adottare in casi speciali e da sottoporre all'organo di vigilanza), oppure ove vengano in rilievo questioni di massima o aventi notevoli riflessi economici; b) di avvocati del libero foro, senza bisogno di formalità, né della delibera prevista dall'art. 43 comma 4, r. d. n. 1611/1933 – nel rispetto degli articoli 4 e 17 del d.lgs. n. 50/2016 e dei criteri di cui agli atti di carattere generale adottati ai sensi dell'art. 1 comma 5 del d.l. 193/2016, conv. in l. n. 225/2016 – in tutti gli altri casi ed in quelli in cui, pure riservati convenzionalmente all'Avvocatura erariale, questa non sia disponibile ad assumere il patrocinio"...». Da ciò deriva, come evidenziato nella sentenza delle Sezioni Unite 19 novembre 2019, n. 30008, che l'avvalimento di avvocati del libero foro risulta essere una ipotesi residuale, rispetto al patrocinio pubblico e quando questo non sia assunto dall'Avvocatura erariale, anche in ragione della soggezione dell'ente al controllo della Corte dei Conti (v. Cass., sez. V, 8 gennaio 2024, n. 601). Infine per il Supremo consesso in difetto dei presupposti legali, deve ritenersi invalidamente conferita la procura speciale ai difensori, in quanto Avvocati del libero Foro, invalidità che determina il difetto di valida costituzione in giudizio di Agenzia delle Entrate Riscossione, con conseguente nullità di tutti gli atti difensivi compiuti da quei difensori (cfr. da ultimo Cass. civ., sez. III, 17 gennaio 2024, n. 1806); il conseguente difetto di legittimazione processuale del difensore è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo, investendo un presupposto attinente alla regolare costituzione del rapporto processuale. In altri termini l'Agenzia delle entrate Riscossione può essere difesa da avvocati di libero foro solamente, in ipotesi residuali, e qualora l'ente adotti una motivata delibera, la mancanza di tale determina comporta la nullità del mandato e quindi la nullità dell'intero processo. Osservazioni Per concludere il discorso con una breve riflessione, alla data del presente commento, risulta vigente il Protocollo d'intesa tra ADER ed Avvocatura Generale dello Stato del 25 giugno 2024 ove, a parere dello scrivente, diviene rilevante interpretare correttamente il paragrafo 3.6 (Controversie rilevanti) in cui «...L'Avvocatura, sentito l'Ente, assicura il patrocinio nelle controversie in cui vengano in rilievo questioni di massima o particolarmente rilevanti in considerazione del valore economico o dei principi di diritto in discussione...». Nel citato Protocollo è assente la specifica del «valore economico«» della controversia, il quale richiede l'intervento dell'Avvocatura dello Stato a discapito dell'Avvocati del libero foro. L'assenza di determina legittima l'interprete a tener conto di ciascun singolo e specifico caso concreto e di verificare, di volta in volta, se sia necessario il ricorso all'Avvocatura o se, invece, sia legittimo il ricorso al patrocinio di un avvocato del libero foro. La carenza di specificità del paragrafo 3.6, rubricato «Controversie rilevanti», laddove siano in discussione questioni di massima o particolarmente rilevanti in considerazione del valore economico, presta il fianco ad eccezioni processuali di invalidità di mandato conferito ad avvocati di libero foro, con consequenziale invalidità della costituzione di ADER, eccezioni da sollevarsi, anche, nei gradi di merito del rito tributario. |