Ristrutturazione di immobile in comodato

La Redazione
20 Dicembre 2024

Può portare in detrazione le spese per ristrutturazioni edilizie l'istante proprietaria che abbia concesso in comodato alla sorella l'appartamento su cui intende effettuare i lavori?

Il caso di specie

Tizia è proprietaria di un'abitazione che ha concesso in comodato gratuito alla sorella. In tale immobile, l'istante intende effettuare lavori per i quali è prevista la detrazione per ristrutturazioni edilizie. Essendo la spesa fiscalmente a carico dell'istante, questa può portare in detrazione le spese in qualità di coniuge convivente?

Aspetti fiscali

Il comodato è il contratto con il quale una parte (comodante) consegna all'altra (comodatario) una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito (art. 1803 c.c.). Ebbene, in argomento, si osserva che al verificarsi di determinate condizioni, la normativa in materia di detrazione per il recupero del patrimonio edilizio riconosce anche ai familiari conviventi del proprietario dell'immobile oggetto degli interventi la possibilità di usufruire della detrazione indicata dall'art. 16-bis del TUIR (pari, attualmente, al 50% delle spese sostenute). Per familiari si intendono il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.

La soluzione del Fisco

Gli esperti in materia (soluzione fornita dal FiscoOggi del 15 novembre 2024), sottolineano che per usufruire della detrazione sono richiesti, al momento del sostenimento della spesa, lo status di convivenza e la disponibilità dell'abitazione su cui si effettuano gli interventi. Pertanto, la risposta al quesito non può che essere negativa, dal momento che i lavori riguarderanno un immobile che non risulta a disposizione. In altre parole, al coniuge convivente non potrà essere riconosciuta la detrazione per le spese da lui sostenute per ristrutturare l'abitazione che la moglie (proprietaria dell'immobile) ha concesso in comodato ad altro familiare o a terzi. Diverso sarebbe stato l'epilogo nel caso in cui il comodatario avesse richiesto il bonus "Ristrutturazioni" per dei lavori da lui eseguiti sull'immobile concessogli in comodato gratuito.

Infatti, come chiarito più volte dall'Agenzia delle Entrate, il comodatario di un immobile può legittimamente usufruire delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia sullo stesso edificio, se il contratto è regolarmente stato registrato presso l'Agenzia delle Entrate prima dell'inizio dei lavori. Il comodatario, infatti, è uno dei soggetti ammessi alla detrazione, in quanto detentore dell'immobile oggetto di ristrutturazione in base a un titolo idoneo (comodato) e sempre che ne sostenga le relative spese.

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