Confisca sui beni del contribuente legittima anche in assenza del sequestro preventivo

La Redazione
10 Gennaio 2020

Il giudice della cognizione può emettere il provvedimento ablatorio anche in mancanza di un precedente provvedimento cautelare di sequestro e senza necessità della individuazione specifica dei beni da apprendere (Cass. 8 gennaio 2020 n. 225).

I Supremi Giudici, con la sentenza n. 225/2020, hanno sancito che è possibile confiscare i beni del contribuente anche se non vi è stato un sequestro preventivo.

I giudici di legittimità hanno accolto il ricorso di una Procura in merito al caso di un contribuente accusato di evadere le imposte, condannato alla pena di un anno e due mesi di reclusione in Appello. La Procura ricorreva perché, nel caso di specie, era stata illegittimamente omessa l'applicazione della prescritta confisca. La Terza Sezione Penale della Cassazione ha accolto il motivo di ricorso evidenziando come costituisca orientamento consolidato che la confisca possa essere ordinata anche in assenza di un precedente provvedimento cautelare di sequestro, purché sussistano norme che la consentano od impongano, a prescindere dalla eventualità che, per l'assenza di precedente tempestiva cautela reale, il provvedimento ablativo della proprietà non riesca a conseguire gli effetti concreti che gli sono propri.

Il giudice della cognizione, dunque, può emettere il provvedimento ablatorio anche in mancanza di un precedente provvedimento cautelare di sequestro e senza necessità della individuazione specifica dei beni da apprendere, potendo il destinatario ricorrere al giudice dell'esecuzione qualora dovesse ritenersi pregiudicato dai criteri adottati dal Pubblico Ministero nella selezione dei cespiti da confiscare.

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