Denuncia di danno tenuto: presupposti e applicabilità

Redazione scientifica
11 Maggio 2022

L'azione di danno temuto è fondata sia se v'è il rischio di distruzione della cosa, sia se il mancato intervento determina l'aggravamento di un danno già esistente
La denunzia di danno temuto (prevista dall'art. 1172 c.c.) poggia sui seguenti presupposti: 1. un pericolo di danno futuro, minacciato da cosa a cosa; 2. la gravità del pericolo, che minacci di distruggere o di danneggiare gravemente la cosa, alla quale sovrasta; 3. la prossimità, in ordine spazio-temporale, del pericolo sovrastante la cosa. In particolare ai fini della sussistenza del primo presupposto non è necessario attendere il concreto verificarsi di un danno, tale da minacciare la stabilità o l'integrità dell'immobile (un crollo imminente o un cedimento strutturale), ma è sufficiente anche un pericolo ragionevole o la possibilità che il mancato intervento peggiori la situazione.

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