La revoca del permesso di soggiorno di una madre e della figlia minore va sostenuta dall’esame dei legami sociali e culturali

01 Ottobre 2024

La revoca dei permessi di immigrazione e soggiorno di madre e figlia, per motivi di sicurezza nazionale, impatta sull'interesse primario della minore, privata della rete relazionale stabilita nel suo Paese di nascita, pertanto revocare automaticamente il permesso senza una valutazione adeguata lederebbe i legami sociali e culturali della stessa, violando l'articolo 8 della CEDU.

La revoca dei permessi di immigrazione e soggiorno di una madre e della figlia minore, a seguito della decisione di espellere la prima per motivi di sicurezza nazionale, produce conseguenze automatiche sull’interesse superiore della minore costretta a lasciare il paese in cui ha sviluppato dalla nascita la rete di relazioni personali, sociali ed economiche alla base della vita privata di ogni essere umano. Le autorità nazionali hanno invece ritenuto che tale interesse sarebbe stato salvaguardato revocando il permesso di soggiorno anche alla minore che, in caso di espulsione della madre, sarebbe rimasta priva di responsabilità genitoriale in Ungheria, paese di residenza. Dunque, la revoca del secondo permesso è stata una conseguenza diretta e automatica della decisione di espellere la prima ricorrente e non l’esito di una valutazione approfondita circa la natura dei legami sociali e culturali della minore con Ungheria o con il paese di destinazione. Si è pertanto realizzata una violazione dell’articolo 8 CEDU.

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