Spesometro: nuove indicazioni dall'Agenzia

La Redazione
11 Ottobre 2017

L'Agenzia delle Entrate ha fornito nuove indicazioni in materia di file sigillati, invio, monitoraggio e scarto dei file. Le risposte si trovano nella sezione “Fatture e Corrispettivi” del sito istituzionale.

Sul sito istituzionale dell'Agenzia delle Entrate, nella Sezione “Fatture e Corrispettivi”, sono state pubblicate una serie di nuove FAQ sul nuovo Spesometro da inviare, si ricorda, entro il prossimo 16 ottobre. Le nuove risposte fornite dall'Agenzia delle Entrate riguardano alcuni aspetti caldi delle nuove comunicazioni, come la funzione di monitoraggio dei file trasmessi e lo scarto dei medesimi.

In relazione allo scarto, l'Agenzia chiarisce che, se il file, individuato grazie all'identificativo che gli viene assegnato al momento della trasmissione (mostrato nella banda azzurra che appare nella pagina quando si effettua l'invio), risulta scartato, ma non sono visibili né il nome del file, né l'icona per accedere ai dettagli, significa che non è stato possibile riconoscere il firmatario. In questo caso, lo scarto dipende dal fatto che il file non è stato firmato elettronicamente o è stato firmato con una firma non valida (il certificato è scaduto o si sono verificati errori durante l'acquisizione della firma).

Sul fronte del monitoraggio, tramite le nuove FAQ viene precisato che l'elaborazione di un file richiede, normalmente, fino a tre giorni. Finché l'elaborazione non è conclusa, lo stato del file è interrogabile con la funzione di Monitoraggio dei file trasmessi digitando, fra i criteri di ricerca, l'identificativo assegnato al file al momento della trasmissione (mostrato nella banda azzurra che appare nella pagina quando si effettua l'invio).
Al termine dell'elaborazione, se è stato possibile individuare il firmatario del file, l'esito della trasmissione è interrogabile utilizzando anche gli altri filtri previsti dalla funzione di ricerca, altrimenti si può verificare lo scarto cercando il file tramite l'identificativo ad esso associato.

Per quanto concerne i file sigillati, è precisato che il sigillo dell'Agenzia delle Entrate equivale, ai fini dell'autorizzazione alla visualizzazione del file, alla firma digitale apposta dall'utente che si è autenticato in Fatture e Corrispettivi.
Al file, infatti, viene associato il codice fiscale dell'utente in sessione al momento dell'apposizione del sigillo.

In fase di monitoraggio dei file trasmessi, la visualizzazione dei file è permessa all'utente che ha sigillato il file. Chi accede come incaricato, può visualizzare, in base all'opzione scelta ("File firmati da me" o "File firmati dal soggetto incaricante") i file sigillati da lui stesso o quelli sigillati da un utente che ha lavorato in Fatture e Corrispettivi con le credenziali Entratel o Fisconline del soggetto incaricante.

Un ulteriore quesito pubblicato riguarda i soggetti che operano in Fatture e Corrispettivi in veste di incaricati i quali possono scegliere se visualizzare i file firmati con la propria smartcard o quelli firmati per mezzo dei certificati rilasciati alla società incaricante dall'Agenzia delle Entrate.
Secondo quanto indicato, per indicare la propria scelta, l'utente, al momento della ricerca dei file deve selezionare, nella sezione "firmatario", una delle due opzioni presentate: "File firmati da me" e "File firmati dal soggetto incaricante".

Se l'incaricato è titolare di una Partita IVA, può anche accedere a Fatture e Corrispettivi scegliendo di lavorare per se stesso. In questo caso, la funzione di monitoraggio non gli presenta la sezione "firmatario" e gli permette di visualizzare i soli file che ha firmato con la propria smartcard.

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