Rigettata la domanda di riduzione proposta dall’erede del legittimario che vi ha rinunciato tacitamente

Redazione Scientifica
25 Giugno 2018

Se dal comportamento del legittimario è possibile desumere, in maniera inequivoca, l'intenzione di rinunciare a far valere il proprio diritto potestativo di agire in riduzione per la reintegrazione della quota di riserva spettantegli sulla successione del coniuge, deve essere rigettata...

Qualora dal comportamento del legittimario sia possibile desumere, in maniera inequivoca, l'intenzione di rinunciare a far valere il proprio diritto potestativo di agire in riduzione per la reintegrazione della quota di riserva spettantegli sulla successione del coniuge, deve essere rigettata la domanda di riduzione e scioglimento della comunione ereditaria proposta, nella qualità di erede, da uno dei figli del legittimario, per rinuncia tacita di quest'ultimo (nel caso di specie, la legittimaria aveva assunto un contegno, successivo alla morte del marito, assolutamente incompatibile con la volontà di far valere il diritto alla reintegrazione della quota di riserva spettantele per legge, avendo acconsentito o, comunque, non essendosi opposta agli atti di liberalità posti in essere dal marito a favore di uno solo dei figli).

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