DdL Stabilità: innalzamento soglia per i pagamenti in denaro contante
29 Ottobre 2015
Da mille a tremila euro. Una delle riforme certamente più note e più dibattute introdotte dal DdL Stabilità 2016 riguarda il tetto consentito per i pagamenti in denaro contante, che passa da mille euro a tremila. Come è noto, il limite di mille euro è stato introdotto dal Governo Monti con il D.L. 6 dicembre 2011, n. 201: esso specifica che “le limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore, di cui all'art. 49, commi 1, 5, 8, 12 e 13, del D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231, sono adeguate all'importo di euro mille”. Ora, proprio intervenendo su questi punti, la nuova Stabilità specifica che le parole “euro mille” sono sostituite dalle seguenti: “euro tremila”. Insomma, l'asticella sembra destinata a crescere, continuando così il saliscendi di soglie per il contante previste negli ultimi anni, dal Governo Berlusconi IV in poi.
Tremila euro per i pagamenti, tremila euro per i cambiavalute. Attualmente, il “tetto”, per le “negoziazioni a pronti di mezzi di pagamento in valuta” è di 2.500,00 euro: la Stabilità 2016 potrebbe innalzare la soglia, arrivando a tremila euro.
A questo punto, il testo prevede l'abrogazione del comma 4 dell'art. 32-bis del D.L. 12 settembre 2014, n. 133. In esso si regola la tracciabilità dei flussi finanziari, con il fine di contrastare riciclaggio e infiltrazioni criminali, specificando che gli autotrasportatori devono provvedere al “pagamento del corrispettivo per le prestazioni rese in adempimento di un contratto di trasporto di merci su strada, di cui al D.Lgs. 21 novembre 2005, n. 286, utilizzando strumenti elettronici di pagamento, ovvero il canale bancario attraverso assegni, bonifici bancari o postali, e comunque ogni altro strumento idoneo a garantire la piena tracciabilità delle operazioni, indipendentemente dall'ammontare dell'importo dovuto”. |