MinLav: controlli a distanza in linea con la privacy

La Redazione
19 Giugno 2015

Con Comunicato stampa del 18 giugno 2015, il Ministero del Lavoro chiarisce che l'adeguamento dell'art. 4 dello Statuto dei lavoratori, contenuto nello schema di Decreto attuativo del Jobs Act in tema di semplificazioni, è in linea con le indicazioni del Garante della Privacy.

La norma sugli impianti audiovisivi e gli altri strumenti di controllo, contenuta nello Schema di Decreto legislativo recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazioni delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro, che modifica l'art. 4 dello Statuto dei lavoratori – risalente al 1970 – per adeguarlo alle innovazioni tecnologiche nel frattempo intervenute è in linea con le indicazioni del Garante della Privacy.

Il Ministero del Lavoro, con un Comunicato stampa diffuso nella giornata di ieri, definisce la portata della nuova norma che, lungi dal voler liberalizzare i controlli, chiarisce il concetto di “strumenti di controllo a distanza”, le modalità per l'utilizzo degli strumenti tecnologici impiegati per la prestazione lavorativa ed i limiti di utilizzabilità dei dati raccolti attraverso questi strumenti.

Inoltre, viene rafforzata la tutela della posizione del lavoratore, imponendo che a questi venga data adeguata informazione, pena l'inutilizzabilità dei dati raccolti, circa:

  • l'esistenza e le modalità d'uso delle apparecchiature di controllo (anche quelle, dunque, installate con l'accordo sindacale o l'autorizzazione della DTL o del Ministero);
  • le modalità di effettuazione dei controlli, che, comunque, non potranno mai avvenire in contrasto con quanto previsto dal Codice della Privacy.

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