Garante Privacy: vietato il controllo indiscriminato sui lavoratori

La Redazione
20 Febbraio 2017

Con la newsletter n. 424 del 17 febbraio 2017, il Garante della Privacy è intervenuto in materia di controlli a distanza: il datore di lavoro non può accedere in maniera indiscriminata ad e-mail e smartphone aziendali.

Con la newsletter n. 424 del 17 febbraio 2017, il Garante della Privacy è intervenuto in materia di controlli a distanza da parte del datore di lavoro: vietati i controlli indiscriminati su e-mail e smartphone aziendali.

Il Garante, pronunciandosi su un caso che vedeva coinvolta una multinazionale “accusata” da un dipendente di aver acquisito informazioni private dalle mail e dal telefono aziendale anche dopo il licenziamento, ha sancito il divieto, per il datore di lavoro, di accedere in maniera indiscriminata alla posta elettronica o ai dati personali contenuti negli smartphone aziendali in dotazione al personale.

La decisione si fonda sul presupposto per cui, ferma restando la facoltà del datore di lavoro “di verificare l'esatto adempimento della prestazione professionale ed il corretto utilizzo degli strumenti di lavoro da parte dei dipendenti, deve in ogni caso salvaguardarne la libertà e la dignità, attenendosi ai limiti previsti dalla normativa”.

In materia di controlli a distanza, l'ordinamento non consente il ricorso ad attività idonee a realizzare, anche in via indiretta, controlli massivi, prolungati ed indiscriminati sull'attività dei lavoratori, che devono essere in ogni caso informati in modo chiaro e dettagliato, sulle modalità di utilizzo degli strumenti aziendali e sulle eventuali verifiche.

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