Socio di s.r.l. e regime forfetario
20 Febbraio 2020
Si chiedono chiarimenti in merito alla compatibilità tra la qualità di socio di s.r.l. e il regime forfetario.
Per quel che riguarda l'incompatibilità tra regime forfetario e possesso di quote in una s.r.l., l'attivazione della causa ostativa di cui alla lettera d) dell'art. 1, comma 57, legge n. 190 del 2014 (in seguito modificato dall'art. 1-bis del d.l. n. 135/2018) è subordinata ad una doppia verifica, come indicato anche nella circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 9/E del 10 aprile 2019:
Sul primo requisito (controllo diretto), l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che si configura tale fattispecie - ad esempio - nel caso di detenzione del 50% di quote di una s.r.l. Sulla riconducibilità dell'attività esercitata dal titolare di partita IVA e dalla società, il punto di partenza è la verifica del codice ATECO attribuito, ma non solo. Infatti, per la verifica della causa d'esclusione bisogna considerare le attività effettivamente svolte in concreto dal contribuente e dalla società a responsabilità limitata controllata, indipendentemente dai codici ATECO dichiarati. Infine, con la risposta all'interpello n. 171/2019 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che un soggetto che è socio di maggioranza di s.r.l., la quale svolge la stessa attività che il soggetto intende svolgere con l'apertura della partita IVA individuale, può accedere al regime forfettario alla condizione che nello stesso anno di apertura della partita IVA proceda alla liquidazione della società.
|