Tensioni e mancanza di collaborazione tra genitori separati: obblighi delle autorità italiane

01 Giugno 2021

Quando l'accordo di separazione riconosce al padre il diritto di visita e questo non possa essere esercitato a causa dell'opposizione della madre del minore e di una denuncia penale per abuso sessuale presentata dalla donna, le autorità competenti devono porre in essere tutti i mezzi idonei volti a consentire il mantenimento del legame familiare.

Sebbene la Corte europea dei diritti dell'uomo non possa sostituire la propria valutazione a quella delle autorità nazionali in merito alle misure da adottare, essendo queste ultime in contatto diretto con il contesto di ciascun caso e con le parti coinvolte, quando l'accordo di separazione riconosce al padre il diritto di visita e questo non possa essere esercitato a causa dell'opposizione della madre del minore e di una denuncia penale per abuso sessuale presentata dalla donna, le autorità competenti devono porre in essere tutti i mezzi idonei volti a consentire il mantenimento del legame familiare. Una presa di posizione immediata risulta necessaria in considerazione dell'impatto del passare del tempo che potrebbe ostacolare, in tali casi, la possibilità per il genitore non convivente di ricongiungersi con il figlio. La Corte ritiene che le autorità italiane abbiano violato l'art. 8 CEDU avendo consentito il consolidamento di una situazione di fatto e non avendo compiuto sforzi adeguati e sufficienti per affermare il diritto di visita.

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