Il Governo approva il disegno di legge delega per la riforma fiscale

La Redazione
07 Ottobre 2021

Approvato a Palazzo Chigi il disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale. Principi cardine sono: lo stimolo alla crescita economica, la razionalizzazione e semplificazione del sistema, la progressività dello stesso e il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale.

Approvato a Palazzo Chigi il disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale. Principi cardine sono: lo stimolo alla crescita economica, la razionalizzazione e semplificazione del sistema, la progressività dello stesso e il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale.

Il disegno di legge interviene su numerosi aspetti della materia fiscale.

Sistema duale e IRPEF. È prevista la riforma delle imposte sui redditi personali, in particolare IRPEF e imposte sostitutive, attraverso il completamento del sistema duale (quindi la distinzione tra redditi da capitale e redditi da lavoro) e la riduzione delle aliquote effettive che si applicano ai redditi da lavoro.

Per i redditi da capitale è prevista la tassazione proporzionale, con un'aliquota uguale per tutti i redditi, ma con gradualità, con l'intento di razionalizzare l'attuale sistema e rendere più efficiente il mercato dei capitali.

Per i redditi da lavoro è prevista la riduzione delle aliquote effettive medie e marginali dell'IRPEF, con lo scopo di incentivare l'offerta di lavoro.

La delega prevede anche la revisione delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall'imposta, che dovrà basarsi su una valutazione attenta dell'equità e dell'efficienza dei diversi interventi.

Tassazione di impresa IRES. In materia di tassazione del reddito d'impresa, è previsto che nel processo di attuazione della delega si potrà modificare la struttura delle imposte (aliquote e basi imponibili) a carico delle imprese in modo da allinearla a quella gradualmente omogenea prevista per la tassazione di tutti i redditi da capitale.

IVA e imposte indirette. Per quanto riguarda l'IVA, il d.d.l. stabilisce l'obiettivo di razionalizzare l'imposta, con riguardo anche ai livelli delle aliquote e alla distribuzione delle basi imponibili tra le aliquote stesse, al fine di semplificare la gestione del tributo e a ridurre i livelli di evasione e di erosione dell'imposta.

IRAP. Il testo prevede il superamento in maniera graduale di tale imposta.

Catasto. È prevista l'introduzione di modifiche normative dirette ad assicurare l'emersione di immobili e terreni non accatastati. Si prevede, poi, l'avvio di una procedura che conduca a integrare le informazioni sui fabbricati attualmente presenti nel catasto, «attraverso la rilevazione per ciascuna unità immobiliare del relativo valore patrimoniale, in base, ove possibile, ai valori normali espressi dal mercato e introducendo meccanismi di adeguamento periodico. Questo intervento non ha tuttavia alcun impatto tributario. Le nuove informazioni non saranno rese disponibili prima del 1° gennaio 2026 e intendono fornire una fotografia aggiornata della situazione catastale italiana. Gli estimi catastali, le rendite e i valori patrimoniali per la determinazione delle imposte rimangono quelli attuali. Le nuove informazioni raccolte non avranno pertanto alcuna valenza nella determinazione né delle imposte né dei redditi rilevanti per le prestazioni sociali».

Imposte locali. Il d.d.l. prevede la sostituzione delle addizionali regionali e comunali all'IRPEF con delle rispettive sovraimposte, al fine di garantire comunque che nel loro complesso Regioni e Comuni abbiano un gettito equivalente. Si prevede, poi, la revisione dell'attuale riparto tra Stato e Comuni del gettito dei tributi sugli immobili destinati a uso produttivo, al fine di rendere l'IMU un'imposta pienamente comunale.

Riscossione. Il testo, infine, interviene per riformare il sistema della riscossione superando l'attuale sistema che vede una separazione tra il titolare della funzione di riscossione (Agenzia delle Entrate) e il soggetto incaricato dello svolgimento dell'attività (Agenzia delle Entrate-Riscossione).

Codici. Prevista, inoltre, la codificazione delle norme tributarie e si mira ad avviare un percorso per giungere a un riordino di tutte le norme all'interno di codici.

Fonte: dirittoegiustizia.it

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