Malattia professionale ed onere della prova

26 Ottobre 2022

Il quesito affronta la questione dell'origine plurifattoriale della malattia professionale e la conseguente mancata prova della certezza della causa di lavoro.

L'origine plurifattoriale della malattia professionale (epatite C), e la conseguente mancata prova della certezza della causa di lavoro, come incide sul lavoratore ai fini della copertura Inail ex d.P.R. n. 1124/1965?

In linea generale, secondo l'orientamento seguito dalla giurisprudenza di legittimità, nell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro costituisce causa della malattia anche l'azione di fattori (microbici o virali) che, penetrando nell'organismo umano, ne determinino l'alterazione dell'equilibrio anatomo - fisiologico, purché possa riscontrarsi, nel singolo caso, la correlazione con lo svolgimento della specifica attività lavorativa.

Tale correlazione, che può essere dimostrata anche mediante presunzioni, è stata ritenuta sufficiente qualora non sia stata individuata con certezza la causa alla base dell'infezione.

È stata negata, dunque, la regola della prova rigorosa dell'evento infettante in occasione di lavoro, ritenendosi invece essenziale un'indagine diretta alla ricostruzione, in via probabilistica, delll'esistenza o meno del nesso causale tra l'evento morboso denunciato e l'attività professionale svolta dal lavoratore, tenuto conto della tipologia di essa e delle modalità concrete del suo svolgimento.

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