Con il Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 n. 254, che ha attuato la Direttiva 2014/95/UE, si è previsto, per gli enti di interesse pubblico che rispondono a specifici requisiti, l'obbligo di redigere una dichiarazione individuale o consolidata, attinente ad informazioni di natura non finanziaria. Tale disciplina segna un'importante innovazione, introducendo per la prima volta un complesso di obblighi concernenti la sostenibilità latamente intesa. In particolare, le imprese sono chiamate a fornire informazioni di carattere ambientale, sociale, inerenti alla gestione del personale, alla tutela dei diritti umani e riguardanti la lotta contro la corruzione attiva o passiva. Infine, l'art. 7 stabilisce la facoltà, per le società che comunicano informazioni di natura non finanziaria in via volontaria, di inserire una dicitura di conformità al medesimo, qualora si attengano alle sue disposizioni; si è così introdotta un'attribuzione reputazionale al fine di incentivare tutte le imprese a “riorientare” i propri sistemi di rendicontazione.