Dalla Commissione europea orientamenti in tema di custodia cautelare e diritti degli imputati

Redazione Scientifica
28 Marzo 2023

Con la raccomandazione (UE) 2023/681, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 24 marzo scorso, la Commissione europea è intervenuta sul tema dei diritti procedurali di indagati e imputati sottoposti a custodia cautelare e sulle condizioni materiali di detenzione.

La raccomandazione (UE) 2023/681 fornisce orientamenti agli Stati membri «affinché prendano misure efficaci, appropriate e proporzionate per rafforzare i diritti di tutti gli indagati e imputati in procedimenti penali che sono privati della libertà personale, in relazione sia ai diritti procedurali delle persone sottoposte a custodia cautelare sia alle condizioni materiali di detenzione, al fine di garantire che le persone sottoposte a privazione della libertà personale siano trattate con dignità, che i loro diritti fondamentali siano rispettati e che la privazione della libertà personale sia utilizzata solo come misura di ultima istanza». Ciò partendo dal presupposto per cui «la Commissione intende consolidare e rafforzare le norme minime stabilite nell'ambito del Consiglio d'Europa nonché quelle derivanti dalla giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte europea dei diritti dell'uomo» (considerando n. 20).

I principi generali a cui si ispira la raccomandazione sono:

  • il ricorso alla custodia cautelare solo come misura di ultima istanza, dovendo dare preferenza a misure alternative alla detenzione, soprattutto per i minorenni;
  • il rispetto e la dignità dei detenuti, in linea con il rispetto dei diritti umani, compresa la proibizione della tortura e di pene o trattamenti inumani o degradanti;
  • favorire il reinserimento sociale dei detenuti, al fine di prevenire la recidiva;
  • la non discriminazione, applicando la raccomandazione «senza distinzione di alcun tipo, sia essa fondata sulla razza o l'origine etnica, il colore della pelle, il sesso, l'età, la disabilità, l'orientamento sessuale, la lingua, la religione, le opinioni politiche o di altra natura, la nazionalità o l'origine sociale, la ricchezza, la nascita o qualsiasi altro status».

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