Commette errore diagnostico il medico che non prescrive ulteriori controlli al paziente

Redazione Scientifica
17 Aprile 2023

La Cassazione precisa che vi è errore diagnostico non solo quando il medico non inquadra correttamente il caso clinico ma anche quando non fa eseguire al paziente controlli o accertamenti mirati a formulare una corretta diagnosi.

“In tema di colpa professionale medica, l'errore diagnostico si configura non solo quando, in presenza di uno o più sintomi di una malattia, non si riesca ad inquadrare il caso clinico in una patologia nota alla scienza o si addivenga ad un inquadramento erroneo, ma anche quando si ometta di eseguire o disporre controlli ed accertamenti doverosi ai fini di una corretta formulazione della diagnosi” (Cass. sez. IV, 21 febbraio 2019, n. 23252).

“Risponde di omicidio colposo per imperizia, nell'accertamento della malattia, e per negligenza, per l'omissione delle indagini necessarie, il medico che, in presenza di sintomatologia idonea a porre una diagnosi differenziale, rimanga arroccato su diagnosi inesatta, benché posta in forte dubbio dalla sintomatologia, dalla anamnesi e dalle altre notizie comunque pervenutegli, omettendo così di porre in essere la terapia più profittevole per la salute del paziente” (Cass. sez. IV, 15 maggio 2019, n. 26906).

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