Anche nelle società di persone l’azione individuale del socio presuppone un danno diretto
02 Gennaio 2025
Anche nelle società di persone, in applicazione analogica dell'art. 2395 c.c., e in base alle disposizioni generali dell'art. 2043 c.c., l'azione individualmente concessa ai soci per il risarcimento dei danni loro cagionati dagli atti dolosi o colposi degli amministratori, di natura extracontrattuale, presuppone che i danni suddetti non siano solo il riflesso di quelli arrecati eventualmente al patrimonio sociale, ma siano direttamente cagionati al socio come conseguenza immediata del comportamento degli amministratori. Così non è nel caso di condotte distrattive o di indebita appropriazione di beni appartenenti alla società e, quindi, inevitabilmente al patrimonio della società, poiché tali condotte, ove provate, avrebbero come conseguenza un danno prodotto in via diretta nel patrimonio della società e, solo eventualmente di riflesso nel patrimonio del socio. |