Report EBA nell'ambito dell'esercizio annuale di benchmarking dei modelli interni

Fabio Fiorucci
21 Marzo 2017

L'Autorità bancaria europea (EBA) ha diffuso il 3 marzo 2017 due report sul rischio di mercato e i suoi effetti sul calcolo dei Risk Weighted Assets (RWA) e sui risultati dell'esercizio annuale di benchmarking effettuato dalla vigilanza in materia di portafogli ad alto rischio di default.

L'Autorità bancaria europea (EBA) ha diffuso il 3 marzo 2017 due report:

1) sul rischio di mercato e i suoi effetti sul calcolo dei Risk Weighted Assets (RWA) e

2) sui risultati dell'esercizio annuale di benchmarking effettuato dalla vigilanza in materia di portafogli ad alto rischio di default (High Default Portfolios o HDP, ossia mutui residenziali, verso le PMI e altri portafogli corporate).

Il Report sul rischio di mercato analizza la variabilità osservata in termini di misure statistiche di dispersione. I portafogli su tassi d'interesse mostrano una variabilità più bassa rispetto ad altre classi di attività a causa di una maggiore omogeneità dei modelli utilizzati dalle banche. I risultati dell'indagine, sostanzialmente in linea con le previsioni attese, confermano una dispersione significativa per tutte le misure di rischio fornite dalle banche.

Il rapporto HDP analizza il livello generale di variabilità degli RWA ed esamina i diversi driver che spiegano la dispersione dei portafogli. I dati appaiono in linea con gli esercizi precedenti. Il documento evidenzia come oltre l'80% della differenza osservata nella qualità dei portafogli HDP possa essere spiegato alla luce di driver quali: la percentuale di esposizioni insolute in portafoglio, il paese della controparte e il mix di portafoglio.

In esito all'indagine svolta, l'esercizio di benchmarking ha messo in luce l'opportunità di approfondimenti, da parte delle autorità di vigilanza e del mondo accademico, in tema di portafogli HDP (pratiche riguardanti le esposizioni insolute, la definizione di default, l'utilizzo di modelli globali e differenze ingiustificate tra gli approcci normativi e possibili effetti di compensazione tra gli approcci interni) e rischio di mercato (variabilità accentuata dei prezzi dei derivati azionari, dei contratti su materie prime e degli strumenti su credito).

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