Approvato lo schema di decreto di attuazione della direttiva Transparency per le società quotate
19 Novembre 2015
Lo scorso 13 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2013/50/UE, sugli obblighi di trasparenza delle società quotate (c.d. nuova Transparency). Lo schema di decreto, che è stato presentato in Parlamento, modifica la direttiva 2004/109/CE, nonché il Tuf (d.lgs. n. 58/1998), sotto diversi e rilevanti aspetti. Il testo risulta modificato anche rispetto a quello posto in consultazione dal Mef nel mese di ottobre. Definizioni. Modifiche alla definizione di emittenti quotati e di PMI quotate. Informazioni regolamentate e relazioni semestrali. Viene meno l'obbligo di pubblicazione sui giornali delle informazioni regolamentate: tale eliminazione riguarda anche l'avviso di convocazione dell'assemblea; escluse dal novero delle informazioni regolamentate anche le relazioni sul governo societario e sulla remunerazione. Confermato l'obbligo della relazione semestrale, con estensione a 3 mesi del termine per la pubblicazione. Viene, invece, cancellato l'obbligo di rendicontazione trimestrale. Partecipazioni rilevanti: la soglia sale al 3%. Viene innalzata dal 2 al 3 per cento la soglia di partecipazione al capitale sociale da comunicare al mercato, mentre rimane al 5% la soglia per le PMI. Resoconto intermedio di gestione. Eliminato l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione; il nuovo decreto prevede, però, che la Consob abbia facoltà di richiedere, con regolamento, l'obbligo di pubblicazione di informazioni periodiche aggiuntive, nei limiti di quanto ora richiesto dall'art. 154-ter, comma 5, Tuf. Sanzioni. Trattamento sanzionatorio più severo, sul piano amministrativo, per una serie di condotte riconducibili al mancato rispetto di obblighi informativi. |