Redditi da lavoro dipendente all’estero: come procedere alla regolarizzazione

La Redazione
25 Agosto 2015

La risposta della Direzione Regionale della Lombardia: si possono regolarizzare i redditi con la Voluntary Nazionale purché non si sia detenuta alcuna disponibilità all'estero, caso nel quale si deve presentare la Voluntary Internazionale.

Se un contribuente ha prodotto soltanto redditi di lavoro dipendente all'estero, in un altro stato membro dell'Unione Europea, come deve regolarsi ai fini della Voluntary? Al quesito, posto dall'Ordine di Mantova, ha risposto la Direzione Regionale della Lombardia.

Il caso posto all'esame delle Entrate riguardava una persona fisica che nel 2013 aveva prodotto soltanto redditi in un'altra nazione: il datore di lavoro aveva certificato i redditi ai fini del calcolo delle ritenute fiscali e previdenziali estere relative a tale anno, ma il contribuente non aveva presentato in Italia la dichiarazione dei redditi Unico 2014 per i redditi dell'anno precedente, e non aveva presentato il quadro RW. Era dunque possibile presentare la collaborazione volontarie per dichiarare il reddito prodotto all'estero nel 2013, oltre a quella internazionale, per regolarizzare la mancata compilazione del quadro RW?

La risposta dell'Agenzia è stata, come verosimile, positiva: sì, il contribuente potrà accedere alla sola voluntary nazionale per regolarizzare tali redditi, purché non abbia detenuto all'estero alcuna disponibilità; in caso contrario, dovrà presentare istanza di voluntary internazionale, per regolarizzare tanto le violazioni del monitoraggio fiscale quanto il profilo reddituale, evidenziando tra i maggiori imponibili l'importo del reddito da lavoro dipendente non dichiarato e i rendimenti del conto corrente. La Direzione Regionale ha inoltre sottolineato come in questo ultimo caso la collaborazione internazionale comprenda anche i redditi non dichiarati legati alle disponibilità estere, e comporta anche l'estensione all'ambito nazionale.

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