Dirigenti illegittimi: la nullità degli atti è rilevabile anche d'ufficio

La Redazione
18 Settembre 2015

Il conferimento di incarichi dirigenziali a persone di fiducia – a mezzo di insondabili cooptazioni e non a seguito di concorso pubblico – per la natura privatistica dello strumento è inapplicabile ad un ente pubblico non economico.

Il conferimento di incarichi dirigenziali a persone di fiducia – a mezzo di insondabili cooptazioni e non a seguito di concorso pubblico – per la natura privatistica dello strumento è inapplicabile ad un ente pubblico non economico, titolare esclusivo della potestà impositiva statale. Poiché l'esercizio della competenza può essere spostato in capo ad altri soggetti a mezzo di rituale delega, relativamente ai casi di usurpazione di funzioni pubbliche sia dei deleganti che dei delegati, si versa nell'ipotesi dello straripamento di potere per il loro illegittimo esercizio di funzioni dirigenziali. Tutti gli atti sottoscritti dai dirigenti decaduti, pertanto, sono afflitti da una nullità assoluta ed insanabile, che può quindi essere rilevata in qualsiasi stato e grado del giudizio, anche d'ufficio.

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