CdM, approvata la legge di Bilancio 2017

La Redazione
17 Ottobre 2016

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di Bilancio per l'anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019, volto a sostenere la crescita e a rafforzare i servizi di base per il cittadino e le misure specifiche per le fasce più deboli. Tra i punti qualificanti del provvedimento, troviamo le pensioni.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di Bilancio per l'anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019.

La manovra di politica economica, da 27 miliardi di euro, si compone del disegno di legge di Bilancio e di un decreto legge che contiene misure aventi carattere di particolare urgenza, tra le quali l'avvio del processo di chiusura di Equitalia.

Obiettivi sono il sostegno alla crescita, nonché il rafforzamento dei servizi di base a disposizione di tutti i cittadini (sicurezza, salute, istruzione) e delle misure specifiche rivolte alle fasce sociali più deboli che hanno subito i danni più evidenti della crisi degli anni scorsi. Pertanto, come si legge nel Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri n. 136, tra i punti qualificanti del provvedimento ci sono le pensioni:

  • sette miliardi in tre anni a sostegno delle pensioni più basse, con l'introduzione e il rafforzamento della quattordicesima e la possibilità di andare in pensione prima
  • aumenta la no tax area per i pensionati anche di età non superiore a 75 anni
  • l'Anticipo pensionistico (APE) spetta ai lavoratori che abbiano almeno 63 anni e sono a 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia
  • potranno accedere all'APE sociale i lavoratori che abbiano almeno 30 anni di contributi se disoccupati, invalidi o con di parenti 1° grado con disabilità grave oppure per chi avrà raggiunto i 36 anni di contributi facendo dei lavori cosiddetti “pesanti”; queste categorie di lavoratori potranno andare in pensione fino a tre anni e sette mesi prima senza nessun onere fino a 1.500 euro lordi di pensione
  • potranno accedere all'APE volontaria i lavoratori che avranno 20 anni di contributi versati, in questo caso la rata di restituzione del prestito andrà di media dal 4,6% al 4,7%
  • l'APE aziendale ha gli stessi meccanismi di funzionamento di quella volontaria, ma i costi dell'operazione del prestito saranno a carico dell'azienda

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