Tribunale di Viterbo: protocollo per la formulazione del ricorso introduttivo nei procedimenti ex art. 445-bis c.p.c.
05 Gennaio 2018
Premesso
- Che l'avvento del Processo Civile Telematico ha velocizzato molte attività processuali, sia nella loro fase di redazione che in quella decisionale. - Che l'esperienza di questi primi anni di applicazione del PCT consenti di individuare alcuni atti ed alcune attività che, più di altri, si prestano ad una elaborazione uniforme che possa consentire, al fine di facilitare la lettura e la comprensione da parte di tutti i soggetti del processo. - Che è stato individuato nel procedimento di accertamento tecnico preventivo previsto dall'art. 445-bis c.p.c. uno di quelli che più si possono avvantaggiare di questo snellimento delle modalità di redazione del ricorso e dei conseguenti provvedimenti giudiziali. - Che nel distretto del Lazio sono già state elaborate delle linee-guida in questa specifica materia e dei modelli di ricorso. - Che nel confronto costruttivo tra il Magistrato Referente Informatico del Tribunale, i Giudici della sezione “Lavoro e Previdenza”, ed il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Viterbo, si è deciso di adottare un modello similare a quello in uso presso il Tribunale di Roma e ciò anche al fine di armonizzare i contenuti e gli aspetti grafici nell'ambito del Distretto e di facilitare l'utilizzo degli strumenti anche agli avvocati di altri Fori. - Che al modello principale, contenente delle “macro” che consentono una maggiore uniformità di contenuti, verrà aggiunto anche un modello non automatizzato che dovrà in ogni caso essere osservato per la redazione del ricorso introduttivo in forma cartacea al fine di garantire una stabilità della impaginazione grafica e quindi una più immediata comprensione della domanda giudiziale. - Che il Tribunale di Viterbo ed il locale Consiglio dell'Ordine degli Avvocati si impegnano, ognuno nelle proprie competenze, a promuovere ed incentivare l'uso esclusivo dello schema, e ciò pur essendo ben consapevoli che non è possibile imporne l'utilizzo né determinare alcuna sanzione processuale per la mancata osservanza del presente protocollo. - Che, prendendo atto che l'utilizzo della modulistica qui allegata e degli strumenti telematici richiede un maggiore impegno professionale da parte del procuratore dell'istante, i Giudici di Viterbo terranno conto di tale maggiore pregio nella liquidazione dei compensi professionali in favore dei professionisti, in conformità alle previsioni del D.M. 55 del 2014 e successive modificazioni. Il modello di ricorso è suddiviso in due parti: - La prima, contenente i dati anagrafici del ricorrente e del suo procuratore, l'oggetto della richiesta ed i dati oggettivi utili all'avvio del procedimento. - La seconda, in cui il ricorrente potrà liberamente esporre in maniera più minuziosa gli elementi fattuali e di diritto fondanti il ricorso. Esso, al termine della redazione, dovrà essere salvato in formato *.pdf –c.d. nativo-, sottoscritto digitalmente, ed inviato secondo le usuali regole del Processo Civile Telematico unitamente agli allegati.
Caratteri e formato
Seppure lo schema di ricorso è già predisposto per l'utilizzo del carattere “Times New Roman”, sempre al fine di garantire una facilità di lettura, si prevede la possibilità d'uso alternativo anche dei caratteri: “Garamond” e “Arial”. In ogni caso il font utilizzato dovrà avere una dimensione non inferiore ai 12 punti. Il paragrafo dovrà adottare un'interlinea non inferiore a 1,5 punti. I margini laterali, superiori ed inferiori di pagina dovranno essere di almeno 2,5 cm.
Indice degli allegati
L'indice dovrà indicare tutti i documenti allegati. Qualora l'indice sia contenuto in documento separato rispetto al ricorso, dovrà essere denominato “indice” e dovrà essere preceduto dal numero 00 o dal numero 000 nel caso in cui si producano più di 100 allegati. Ad ogni documento dovrà essere assegnato un numero progressivo seguito da un nome idoneo ad identificarne il contenuto (si ricorda che per consentire al software di ordinare correttamente i documenti è necessario far precedere gli allegati dall'1 al 9 dal numero “0” (zero) (es. 01, 02, 03 etc.), mentre nel caso in cui si producano più di 100 allegati, si dovrà premettere il doppio zero davanti alla prima decina e zero per le successive decine (es. 001, 002, 010, 020 etc.)). Solo nell'ipotesi in cui più documenti siano dello stesso tipo, potranno essere allegati come un solo file (es. tutta la documentazione medica relativa ad una delle patologie); in tal caso, se necessario, nel ricorso occorrerà fare riferimento alla pagina del documento (es. “doc.02 pag. 8”). Nel caso di allegati per i quali la trasformazione in documento informatico nei formati ammessi ed il conseguente deposito telematico sia particolarmente difficoltosa (es. esami radiografici su pellicola), potrà essere inserita nell'indice la descrizione dell'allegato, con indicazione dei dati identificativi dello stesso (es. data dell'accertamento e nome del medico e/o struttura che l'ha eseguito), con richiesta al giudice di autorizzazione al deposito cartaceo del documento alla prima udienza di discussione; ove disponibile, potrà essere depositata in via telematica copia per immagine (scansione) della relativa certificazione di diagnosi.
L'ordine della visualizzazione di atti e documenti
Per consentire una più agevole visione del fascicolo è opportuno che l'ordine degli atti e allegati sia mantenuto costante nella formazione della busta, come di seguito indicato: A. Ricorso B. Procura alle liti C. Nota di iscrizione a ruolo D. Contributo unificato (o Autocertificazione redditi) E. 000 Indice F. 01 oppure 001 (Allegato) G. 02 oppure 002 (Allegato)
I “LINK”
Per la realizzazione degli scopi di cui alle premesse, assume una particolare rilevanza l'inserimento nel corpo dell'atto –e nell'indice degli allegati- di “link” che quindi dovranno necessariamente essere utilizzati. Tali “link” dovranno operare un richiamo dal corpo del ricorso ai singoli allegati prodotti così da consentire al Giudicante di visualizzare immediatamente la documentazione allegata. I “link”, per espresso divieto normativo, NON POSSONO E NON DEVONO RICHIAMARE A CONTENUTI ESTERNI ALLA BUSTA TELEMATICA. L'eventuale violazione di tale divieto, che potrebbe anche inficiare la regolarità dell'atto, sarà oggetto di valutazione da parte del Giudice. I “link” tra ricorso ed allegati, in ragione delle caratteristiche tecniche dell'attuale Processo Civile Telematico, possono operare solo all'interno di una singola “busta telematica”. Pertanto, nella eventualità che il ricorso e tutti i suoi allegati si avvicinino o superino il limite dei 30 MB previsti per ogni singola busta telematica, è necessario adottare le seguenti speciali accortezze: - La prima busta dovrà contenere, oltre al ricorso, la procura, la nota di iscrizione, il C.U. e/o certificazione reddituale, l'indice nonché i primi allegati fino ad avvicinarsi al limite dei 30 MB; - La seconda busta, o le eventuali ulteriori, dovranno essere inviate immediatamente dopo l'accettazione della prima da parte della Cancelleria (allorquando vi sarà l'indicazione del numero di Ruolo Generale.). Dovrà –o dovranno- contenere l'indice (impostato come atto principale) e gli ulteriori allegati. Schema di ricorso introduttivo nel procedimento di accertamento tecnico preventivo previsto dall'art. 445-bis c.p.c.
PARTE PRIMA 1-PARTE RICORRENTE
2-PARTE RESISTENTE
3-OGGETTO DEL GIUDIZIO
4-DATI RILEVANTI
5-CONCLUSIONI
6-VALORE DEL GIUDIZIO, CONTRIBUTO UNIFICATO E SPESE DI LITE
PARTE SECONDA 7-ENUNCIAZIONE DEI MOTIVI DI FATTO E DI DIRITTO
Viterbo, lì Avv.
Revisioni e aggiornamenti
- Si conviene, sin d'ora, la programmazione di incontri periodici tra le parti al fine di verificare e correggere eventuali disfunzioni e regolamentare aspetti non presi in considerazione dal presente protocollo.
Viterbo, lì 26 ottobre 2017
Per il Tribunale di Viterbo Il Presidente Il Magistrato referente per l'informatica
Per l'Ordine degli Avvocati di Viterbo Il Presidente del Consiglio dell'Ordine
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Fonte: ilprocessotelematico.it
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