L’insindacabilità delle scelte gestorie e il limite della diligenza dell’amministratore

La Redazione
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01 Ottobre 2018

Il principio dell'insindacabilità delle scelte gestorie (c.d. business judgement rule), in base al quale la valutazione sull'eventuale responsabilità dell'amministratore di una società, ex art. 2392 c.c., non può attenere al merito delle scelte imprenditoriali di gestione da lui compiute, non è assoluto.

Il principio dell'insindacabilità delle scelte gestorie (c.d. business judgement rule), in base al quale la valutazione sull'eventuale responsabilità dell'amministratore di una società, ex art. 2392 c.c., non può attenere al merito delle scelte imprenditoriali di gestione da lui compiute, non è assoluto. La scelta di gestione è insindacabile solo se sia stata legittimamente compiuta: se è vero che non sono sottoposte a sindacato di merito le scelte gestionali discrezionali, resta valutabile la diligenza mostrata nell'apprezzare preventivamente i margini di rischio connessi all'operazione da intraprendere, così da non esporre la società a perdite altrimenti prevedibili.

Il giudice può compiere un'indagine in concreto, volta a ripercorrere il procedimento decisionale che l'amministratore ha seguito per il compimento della sua scelta di gestione, verificando se questi abbia omesso le cautele, le verifiche e le informazioni preventive normalmente richieste dalla diligenza.