Fotografia dal MEF: continua la riduzione delle liti tributarie pendenti

La Redazione
21 Marzo 2019

Il 31 dicembre, allo spirare del 2018, le liti tributarie erano pari a 373.685, mostrando una riduzione del 10,34% rispetto al 31 dicembre 2017.

Il 31 dicembre, allo spirare del 2018, le liti tributarie erano pari a 373.685, mostrando una riduzione del 10,34% rispetto al 31 dicembre 2017.

I dati emergono dal report sulle liti tributarie pubblicato periodicamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, secondo il quale le controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel quarto trimestre 2018, pari a 50.294, registrano una riduzione del 4% rispetto all'analogo periodo del 2017. Le controversie definite sono state 74.442, con un aumento di circa il 9% rispetto al medesimo periodo del 2017.

Le nuove controversie presentate in primo grado presso le CTP sono state complessivamente 35.679, dato che mostra una flessione dell'1,3%; i ricorsi definiti, pari a 56.007, registrano un aumento del 10,4%. In questo primo grado di giuzio la quota di giudizi completamente favorevoli all'Ente impositore si è attestata al 45%, per un valore complessivo di 2.598,16 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 31%, per un valore di 1.504,85 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata di circa l'11%, per un valore complessivo di 647,63 milioni di euro.

In secondo grado, nelle CTR, gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 14.615, risultano in calo del 9,7%. Le definizioni, pari a 18.435 provvedimenti, hanno, invece, registrato una crescita del 6,6%. Presso le Commissioni Regionali i giudizi completamente favorevoli all'Ente impositore sono stati pari al 45%, per un valore complessivo di 1.888,50 milioni di euro, quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata di circa il 36%, per un valore complessivo di 1.198,11 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l'8%, per un valore complessivo di 625,95 milioni di euro.

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