Se uno dei genitori dona la quota di comproprietà al figlio minore può non pagare l'IMU sulla casa donata?
11 Aprile 2019
Una coppia di genitori non coniugati con un figlio minore può avere due diverse residenze. Nel caso specifico il padre ha la residenza anagrafica in una città, mentre la madre ed il bambino in un'altra città, con la precisazione che la casa dove vive il padre è interamente del padre, mentre quella dove vivono la madre e il bambino è cointestata fra il padre e la madre. Poiché la casa in comproprietà per il padre è una seconda casa, egli paga l'IMU pro quota su questa casa. Se donasse al figlio la quota di comproprietà, sarebbe sgravato dall'imposta?
Come è noto, l'IMU sulla prima casa si paga solo se la stessa rientra nelle categorie A1, A8 o A9. Poiché l'imposta è pagata pro quota solo dal padre, e non dalla madre, si deve presumere che la casa non rientri in dette categorie. Il compagno, che non ha la residenza anagrafica nell'abitazione principale, è tenuto a pagare l'IMU. Se la quota di sua spettanza fosse donata al figlio minore, che ha residenza con la madre, nessuna imposta sarebbe dovuta per quell'immobile. L'usufrutto legale spettante ai genitori ai fini IMU non rileva, nel senso che il requisito della residenza deve essere verificato sul minore e non sul genitore, qualora non convivente. Occorre però tenere presente che la donazione dovrebbe essere preventivamente autorizzata dal Giudice tutelare ex art. 320, comma 3, c.c. E ‘configurabile poi una situazione di conflitto di interessi, anche solo potenziale, tra il figlio minore ed il genitore non donante, tale da poter indurre la nomina di un curatore speciale (Trib. Roma 15 gennaio 1987, in Foro it. 1987, 152). Ovviamente la donazione dovrà essere formalizzata con atto notarile. Si tratta allora di effettuare una valutazione di costi/benefici, per valutare la convenienza di una donazione rispetto al pagamento dell'imposta. |