Negato l’assegno divorzile alla giovane ex moglie colpevolmente disoccupata

Redazione Scientifica
24 Maggio 2019

Esclusa l'attribuzione dell'assegno divorzile quando non si ravvisa un apprezzabile sacrificio di un coniuge, durante la vita coniugale, che abbia contribuito alla formazione e all'aumento del patrimonio dell'altro e quando l'età e il titolo di studio dell'ex moglie consente un reinserimento nel mondo del lavoro e si ravvisa una inerzia colpevole nel reperire una occupazione.

Al fine di stabilire se attribuire o meno l'assegno divorzile, il Giudice deve preliminarmente verificare la sussistenza di un divario rilevante nella situazione economica delle parti e, laddove tale divario effettivamente esista, deve procedere ad indagare la causa stessa del divorzio, potendo essere riconosciuto il diritto all'assegno soltanto nel caso in cui lo squilibrio sia conseguenza anche dei sacrifici effettuati dal richiedente, che ha rinunciato alla possibilità di lavorare per dedicarsi completamente alla famiglia; viceversa, qualora nessuno dei due coniugi si sia sacrificato a tal fine, non potrà esserci spazio per il riconoscimento di un assegno divorzile.

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