Emergenza Covid-19: le richieste dei commercialisti presentate al Senato

La Redazione
26 Marzo 2020

Il CNDCEC ha presentato alla Commissione Bilancio del Senato un documento di con diverse osservazioni sul decreto “Cura Italia”. Sono circa 30 gli emendamenti proposti a garanzia di maggiore liquidità per imprese e professionisti.

È stato presentato ieri, 25 marzo, alla Commissione Bilancio del Senato il documento messo a punto dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti per chiedere interventi di modifica al decreto “Cura Italia” e garantire così maggiore liquidità per imprese e professionisti.

Sono circa 30 gli emendamenti proposti con la relazione illustrativa. I commercialisti chiedono una sospensione di adempimenti e versamenti, sottolineando l'importanza della previsione che «i versamenti sospesi debbano essere effettuati senza applicazione di sanzioni e interessi, in forma rateale non inferiore a 6 mesi a decorrere dal mese successivo a quello di termine del periodo di sospensione».

Il CNDCEC chiede inoltre «un intervento normativo a carattere generale teso all'introduzione di una clausola di salvaguardia relativamente a tutte le norme a carattere agevolativo ovvero relative all'accesso a regimi particolari di applicazione di imposte e altri tributi che fanno dipendere i benefici accordati dalla legge al rispetto di specifici termini o condizioni che, considerata la situazione di emergenza in atto, non possono essere correttamente rispettati (si pensi, ad esempio, al mancato rispetto della condizione di vendere entro l'anno l'immobile precedentemente acquistato prevista per beneficiare dell'agevolazione “prima casa” ai fini dell'imposta di registro). Tanto anche al fine di evitare inutili contenziosi».

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