Completato il percorso di adesione dell'Italia alla Procura europea
12 Aprile 2021
Il Ministero della Giustizia ha annunciato il completamento della procedura di adesione dell'Italia alla Procura Europea con l'accordo raggiunto tra il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, e il Procuratore europeo, Laura Kovesi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – serie generale – del 1° aprile 2021.
Tra i punti principali dell'accordo raggiunto tra il Ministro Cartabia e il Procuratore europeo, Laura Kovesi per il funzionamento della Procura europea in Italia vi sono: - la presenza di 20 Procuratori europei delegati – EDP; - 9 uffici territoriali, ciascuno dei quali avrà almeno 2 magistrati, 3 negli uffici più grandi; - la competenza territoriale, a garanzia della massima efficienza, sarà estesa a due o più circoscrizioni di Corte d'Appello.
Nello specifico, per garantire la massima efficienza di EPPO – EU Public Prosecutor's Office, ciascuno dei 9 uffici individuati opererà su due o più circoscrizioni di Corte d'Appello, così individuate: - la Procura di Roma – competente per i distretti di Corte d'appello di Roma, Perugia, Cagliari e L'Aquila; - la Procura di Milano – competente per i distretti di Milano e Brescia; - la Procura di Napoli – competente per i distretti di Napoli e Salerno; - la Procura di Bologna – competente per i distretti di Bologna, Ancona e Firenze; - la Procura di Palermo – competente per i distretti di Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina; - la Procura di Venezia – competente per i distretti di Venezia, Trieste e Trento; - la Procura di Torino – competente per i distretti di Torino e Genova; - la Procura di Bari – competente per i distretti di Bari, Lecce e Campobasso; - la Procura di Catanzaro – competente per i distretti di Catanzaro, Reggio Calabria e Potenza.
Il Ministro ha ricordato anche il progetto di designazione di ulteriori due procuratori europei delegati da assegnare all'ufficio del Procuratore generale della Corte di Cassazione. L'individuazione e l'assegnazione dei procuratori avverrà da parte del CSM.
Fonte: Diritto e Giustizia |