Criptovalute: obbligo di compilazione del quadro RW
29 Novembre 2021
In tema di obblighi di monitoraggio fiscale, le persone fisiche residenti che detengono valute virtuali (c.d. criptovalute) in parte su wallet presso un exchange estero e in parte in un hardware wallet e in un desktop wallet con disponibilità diretta di chiave privata, devono compilare il quadro RW. Lo chiarisce l'Agenzia delle Entrate, con Risposta a interpello n. 788 pubblicata lo scorso 24 novembre.
Quanto al trattamento fiscale delle operazioni relative alle valute virtuali, in assenza di una normativa specifica, è applicabile quanto detto dai giudici europei, secondo i quali l'utilizzo delle valute virtuali rientrano tra le operazioni relative a divise, banconote e monete con valore liberatorio (Corte di Giustizia 22 ottobre 2015 C-264/14). L'assimilazione delle criptovalute alle valute estere può originare plusvalenze imponibili come redditi diversi (art. 67 comma 1 lett. c-ter d.P.R. 917/86).
Quanto agli adempimenti dichiarativi, le persone fisiche residenti devono compilare il quadro RW anche nel caso in cui detengano in Italia le attività finanziarie estere al di fuori del circuito degli intermediari residenti (Circ. AE 23 dicembre 2013 n. 38/E). Ne consegue che le persone fisiche residenti che detengono valute virtuali devono compilare il quadro RW in quanto le stesse costituiscono attività estere di natura finanziaria assimilate alle valute estere e suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia. Diversamente, le valute virtuali non sono soggette all'IVAFE, in quanto l'imposta si applica ai depositi e conti correnti esclusivamente di natura bancaria. Potrebbe interessarti |