Infezione da Coronavirus “in occasione di lavoro” e riconducibilità alla fattispecie dell'infortunio

Sabrina Apa
10 Maggio 2022

La Circolare INAIL n. 13 del 3 aprile 2020 precisa che le affezioni morbose da Coronavirus avvenute “in occasione di lavoro” sono riconducibili...

La Circolare INAIL n. 13 del 3 aprile 2020 precisa che le affezioni morbose da Coronavirus avvenute “in occasione di lavoro” sono riconducibili, come accade per le malattie infettive e parassitarie, all'infortunio sul lavoro e non alla malattia professionale.

Con particolare riferimento alle strutture sanitarie, l'Istituto chiarisce che per gli operatori sanitari ed anche per il personale non sanitario operante negli ospedali ed a contatto con il pubblico o con l'utenza, il rischio di contagio, genericamente riguardante tutti i cittadini, è “aggravato fino a diventare specifico”, con la conseguenza che per tali operatori vige una presunzione semplice di origine professionale.

(Nel caso di specie, il Tribunale ha accertato che il Covid-19 contratto dalla dipendente – facente parte del personale non sanitario operante all'interno della struttura ospedaliera per il quale il rischio di contagio deve ritenersi aggravato - costituisce infortunio sul lavoro ai sensi e per gli effetti dell'art. 2 del d.P.R. 1124 del 30 giugno 1965 TU infortuni).

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