Geologia forense. La falsificazione dei materiali geologici preziosi
07 Marzo 2016
Abstract
Numerose tipologie di materiali geologici di valore, fra i quali le gemme, i fossili rari, le pietre e i metalli preziosi sono sovente utilizzati in attività illecite e, di conseguenza, in diverse circostanze, possono ricoprire un ruolo primario come elementi di prova. Le gemme e i metalli preziosi non attirano l'uomo solo per la loro bellezza; l'alto valore economico, le piccole dimensioni e la relativa non tracciabilità hanno fatto si che tali materiali siano anche estremamente allettanti per la criminalità organizzata. Infatti, a causa della tracciabilità dei movimenti bancari, le associazioni criminali utilizzano i preziosi come merce di scambio per il traffico di armi, droga e per tutti quei reati che presuppongono una transazione monetaria. Introduzione
Lo studio di numerose tipologie di materiali geologici, fra i quali i minerali, le rocce e i fossili, è considerato di interesse forense perché tali oggetti sono sovente utilizzati nello svolgimento di attività illecite e, a volte, possono ricoprire un ruolo primario come elementi di prova. I materiali geologici sono indispensabili per il compimento di svariate attività umane e da sempre l'uomo ha considerato tali materiali come una risorsa primaria. Alcuni minerali, come per esempio il talco, lo zolfo e l'amianto, vengono estratti e utilizzati tali quali; altri, invece, per ottenere materiali utilizzabili nei più svariati campi di applicazione devono subire specifici trattamenti chimico-fisici. Infine, un congruo numero di materiali geologici, data la loro bellezza e rarità, vengono impiegati come oggetti decorativi, di oreficeria e di ornamento; questi sono le pietre preziose e le gemme, i metalli preziosi ed i fossili rari. Le gemme e i metalli preziosi non attirano l'uomo solo per la loro bellezza; infatti, l'alto valore economico, le piccole dimensioni e la relativa non tracciabilità hanno fatto si che tali materiali siano anche di estremo interesse per la criminalità organizzata. A causa della tracciabilità dei movimenti bancari a livello nazionale ed internazionale, le associazioni criminali utilizzano i preziosi come merce di scambio per il traffico di armi, droga e per tutti quei reati che presuppongono una transazione monetaria. Inoltre, tali preziosi, come anche le opere d'arte, sono diventati una nuova forma di investimento dei proventi di associazioni criminali e di riciclaggio di denaro sporco. Il riciclaggio, come anche la ricettazione di gemme e metalli preziosi avviene anche attraverso numerosi negozi “Compro Oro” aperti dalla criminalità organizzata, i quali, oltre a riciclare denaro guadagnato con lo spaccio di droga e lo sfruttamento della prostituzione, perpetrano truffe a danno dei clienti sottraendo diversi grammi al peso effettivo dei preziosi. Tali aspetti hanno fatto aumentare vertiginosamente il traffico illegale di questi materiali preziosi che coinvolge principalmente paesi quali la Cina, la Russia e numerosi paradisi fiscali. Ai reati sopraelencati si associano quelli relativi alla falsificazione ed alla imitazione delle gemme, dei fossili rari e dei metalli preziosi e delle loro leghe nella produzione di gioielli, lingotti, monete ed oggetti vari (quando vi è il presupposto del dolo). Le gemme e le pietre preziose
Le gemme sono particolari tipi di minerali e, molto meno sovente, rocce che, per via della loro rarità e bellezza, possono raggiungere un valore monetario molto alto. La differenza tra pietra preziosa e gemma è che la prima è generalmente un minerale dal quale si può ottenere una gemma mentre la seconda è una pietra preziosa opportunamente lavorata per poter essere utilizzata in gioielleria.
Fin dal periodo neolitico, l'uomo ha mostrato interesse per le pietre preziose utilizzandole come ornamenti e come oggetti a cui attribuire virtù magiche e spirituali. Dalla preistoria ad oggi, ogni popolo ha lasciato testimonianza del suo interesse per la bellezza e l'uso delle pietre preziose, e della pratica di come falsificarle. Infatti, già nei tempi antichi era prassi falsificare le gemme: le prime testimonianze su come esaltare l'aspetto dei materiali gemmologici sono dell'epoca minoica (1700 – 1450 a.C.). Con il passare dei secoli, con le nuove conoscenze dei materiali e con sviluppo di tecniche chimico-fisiche, si è passati ad una vera e propria sostituzione delle gemme utilizzando materiali di valore inferiore.
Le caratteristiche e la falsificazione delle gemme
Le caratteristiche principali necessarie per stimare il valore delle gemme e per determinarne l'eventuale falsificazione sono la purezza, il carato ed il taglio (per approfondire tematiche specificatamente gemmologiche, si rimanda la trattazione a testi specifici, alcuni dei quali inseriti nella Guida all'approfondimento). Anche il colore è una caratteristica che permette di identificare una gemma ma frequentemente gemme che appartengono ad una stessa specie mineralogica possono avere colori completamente differenti; inoltre, il colore è una delle caratteristiche più facilmente falsificabili, quindi è opportuno non orientarsi solo in base ad esso per caratterizzare le gemme.
La falsificazione delle gemme viene eseguita secondo tre principali metodologie: l'esaltazione, la sintesi e la sostituzione. L'esaltazione è una tecnica che permette di abbellire le gemme, esaltandone i caratteri già presenti o nasconderne i difetti, al fine di trasformare artificialmente un esemplare scadente in uno più pregiato. L'esaltazione, utilizzata già da diversi secoli, viene eseguita principalmente per migliorare o modificare il colore delle gemme. Altri tipi di esaltazione riguardano procedimenti finalizzati a nascondere i difetti chiaramente visibili, come le fratture o fessurazioni. Esse consistono nel riempire le cavità e le fessure e/o nel rivestire la gemma con sostanze estranee e nella permeazione di fratture con liquidi oleosi. La sintesi delle gemme consiste nel riprodurre artificialmente esemplari che possiedono le stesse proprietà chimiche, fisiche e ottiche dei corrispondenti naturali. Il procedimento di sintesi più diffuso consiste nel fondere un materiale di composizione uguale a quello del minerale che si vuole imitare; a questo vengono aggiunti ossidi che conferiscono la colorazione voluta. Infine, il materiale si lascia raffreddare lentamente cristallizzando. I metodi di sintesi hanno raggiunto tecniche talmente avanzate da ottenere prodotti quasi perfettamente identici ai loro corrispondenti naturali al punto da non poterne facilmente distinguere le differenze. La sostituzione consiste nello scambiare le gemme più pregiate con pietre naturali di minor valore o con materiali artificiali. Infine, una tecnica che permette di risparmiare o sostituire materiale pregiato con materiale di poco pregio è quella del doppietto, che consiste nella realizzazione di una gemma composta da due parti: una superiore, che è una pietra pregiata, incollata inferiormente ad un alto materiale di minor pregio.
I metalli preziosi
I metalli, a seconda della loro stabilità chimica, si distinguono in metalli preziosi e metalli comuni. I metalli preziosi sono particolarmente resistenti dal punto di vista chimico e possiedono caratteri fisici particolarmente importanti, quali per esempio la duttilità, ossia la capacità di sopportare deformazioni senza giungere alla rottura. In campo commerciale vengono considerati metalli preziosi l'oro, l'argento, il platino ed il palladio.
Le caratteristiche e la falsificazione dei metalli e delle leghe preziose
I metalli preziosi puri sono troppo teneri e malleabili per la produzione di gioielli ed oggetti, per tale motivo essi vengono legati con altri metalli che ne migliorano la resistenza e la lavorabilità. Poiché ad un esame speditivo non è possibile verificare il contenuto di metallo prezioso presente in una lega, la legislazione italiana (d.lgs. 22 maggio 1999, n. 251, Disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi e d.P.R. 30 maggio 2002, n. 150 Regolamento d'attuazione, che sostituiscono la vecchia legge 30 gennaio 1968, n. 46) in materia prevede che sugli oggetti realizzati con i metalli preziosi e le loro leghe debbano essere obbligatoriamente incisi almeno due marchi che costituiscono la cosiddetta designazione: l'indicazione del titolo ed il marchio di identificazione.
Le falsificazioni dei metalli preziosi comprendono: la sostituzione con metalli meno pregiati e la successiva placcatura con il metallo che si vuole imitare, la differente titolazione della lega rispetto a quella indicata, e le designazioni (marchio di fabbrica e titolo). I lingotti d'oro puro, di peso 400 once che costituiscono lo standard degli scambi interbancari, sono oggetto di numerose falsificazioni. Anni addietro, il procedimento più popolare per falsificare i lingotti d'oro era di aggiungere il rame all'oro o di laminare in oro un volume equivalente di acciaio o di piombo. L'acciaio ed il piombo, tuttavia, hanno un peso specifico inferiore a quello dell'oro, quindi i pezzi falsificati con questo metodo, pesando il 60% in meno dell'originale, erano facilmente identificabili. Negli ultimi anni sono stati scoperti diversi lingotti d'oro falsificati mediante il rivestimento di blocchi di tungsteno con una sottile lamina d'oro puro. Il tungsteno ha un valore monetario molto inferiore a quello dell'oro, ma un peso specifico molto simile, quindi è praticamente impossibile distinguere lingotto d'oro da uno di tungsteno ad un'analisi speditiva. La falsificazione coinvolge anche i lingotti d'argento, che può essere sostituito dal molibdeno, avendo entrambi pesi specifici molto simili.
I fossili
I fossili sono resti o tracce di organismi sia vegetali che animali che si sono conservati all'interno dei sedimenti successivamente consolidatisi in rocce. Molti esemplari di fossili hanno raggiunto un valore commerciale molto elevato, dovuto in particolar modo alla loro rarità, allo stato di conservazione e alla loro antichità. Parallelamente alla grande richiesta di mercato di questi esemplari, la loro falsificazione è diventata sempre più frequente ed è migliorata nel tempo al punto da raggiungere livelli così elevati da trarre in inganno, ad un esame speditivo, anche gli esperti. Negli ultimi anni si è sviluppato anche il contrabbando di reperti fossili pregiati, che coinvolgono in particolare scheletri di dinosauri o parte di essi, zanne e denti di mammut, e il cui volume di affari si aggira attorno alle decine di milioni di dollari l'anno.
La falsificazione dei fossili
I fossili falsi sono rappresentati da differenti tipologie di esemplari: essi possono essere pezzi riprodotti più o meno fedelmente con materiali vari, pezzi che hanno subito una ricostruzione parziale o un ritocco, come per esempio l'aggiunta di particolari estranei al fossile stesso o la ricomposizione in posizioni anatomiche diverse dall'originale. In particolare principali metodi di falsificazione comprendono: il rifacimento di parti mancanti, la collocazione del fossile su un pezzo di matrice, l'assemblaggio di pezzi appartenenti a vari individui, la colorazione artificiale e la riproduzione totale. Quest'ultima viene di solito effettuata mediante un calco che può essere prodotto usando vari materiali; generalmente viene utilizzata della resina opportunamente colorata.
Le imitazioni di gemme e pietre preziose con prodotti di sintesi di ultima generazione hanno raggiunto tecniche talmente avanzate da ottenere prodotti quasi perfettamente identici ai loro corrispondenti naturali al punto da non poterne facilmente distinguere le differenze. Lo stesso problema riguarda i fossili. In questi casi, lo specialista in geologia, mineralogia o paleontologia deve utilizzare strumentazione molto avanzata e costosa allo scopo fornire indicazioni certe sulla falsità o meno dell' esemplare gemmologico/fossile e per raggiungere l'identificazione certa della sintesi. Le analisi chimico-fisiche al fine di studiare le caratteristiche di dettaglio di gemme e fossili, infatti, non sono purtroppo possibili con analisi speditive o con basso potere di ingrandimento. Per quanto riguarda i metalli preziosi, la criticità dell'indagine consiste nel fatto che quasi sempre gli oggetti da analizzare richiedono analisi irripetibili. Generalmente, infatti, gli oggetti falsificati nascondono le evidenze della falsificazione al di sotto della placcatura che per le analisi dovrà essere rimossa; tale procedimento dato che modifica lo stato dell'elemento di prova, richiede la disposizione dell'articolo 360 del c.c.p.. BERGSLIEN, An introduction to forensic geoscience, Wiley-Blackwell, Chichester, UK, 2012; BRODY, EDWARDS, POLLARD, A study of amber and copal samples using FT-RamanSpectroscopy, SpectrochimicaActa Part A, n. 57, 2001, pp.1325-1338; CAPUANO, Milioni di lingotti di tungsteno dorati al posto dei lingotti d'oro vero, 2010, old.nexusedizioni.it; DI MAGGIO, BARONE, PETTINELLI , MATTEI, LAURO, BANCHELLI, Geologia forense. Introduzione alle geoscienze applicate alle indagini giudiziarie., Palermo, 2013, pp. 320. GIARIN, Pietre preziose, Miriam Giarin E-book, 2012. HOCHLEITNER, Fotoatlante dei minerali e rocce, Bologna, 1984. MALARODA, Paleontologia. Volume secondo – Paleontologiasistematica: invertebrati, Padova, 1990. MOTTANA, Fondamenti di mineralogia geologica, Bologna, 1988. MURRAY, Evidence from the Earth. Forensic Geology and Criminal Investigation, Mountain Press Publishing Company, Missoula, Montana, 2004. PERUZZO (a cura di), Il grande libro dei minerali, Milano, 1988. ROLANDI, CAVAGNA, Procedure e metodi di indagine tradizionali ed avanzati per l'identificazione delle gemme, Milano, 1996. SIMONS, Guerre di fossili, www.nationalgeographic.it SPERANZA CAVENAGO, BIGNAMI MONETA, Gemmologia, Milano, 1980. gia4cs.gia.edu. numistoria.altervista.org www.minerali.it www.moissaniteitalia.com www.pietrepreziose.eu www.terranea.it lainfo.es Affiliation
Rosa Maria Di Maggio, Geologo forense – Geoscienze Forensi Italia, Team Geo Forense Paola A. Magni, Entomologo forense - Ph.D. Lecturer in Forensic Science, Murdoch University |